Nick: Bardamu Oggetto: boh Data: 17/3/2009 22.28.36 Visite: 89
il procuratore capo di Catanzaro, Mariano Lombardi, toglie a De Magistris l’inchiesta Poseidon relativa ad alcuni depuratori mai costruiti per i quali la regione Calabria aveva chiesto fondi europei. Il provvedimento viene preso in conflitto di interessi essendo il principale indagato dell’inchiesta Poseidon, Giancarlo Pittelli (deputato di Forza Italia), il quale lavorava con il figlio della compagna del procuratore Lombardi. Qualche mese dopo viene tolta a De Magistris l’inchiesta Why not che prende il nome da una società di lavoro interinale coinvolta nell’indagine. Vengono iscritti nel registro degli indagati anche alcuni deputati, Il Premier Romano Prodi e il ministro della Giustizia Clemente Mastella il quale era indagato per alcune telefonate all’imprenditore Antonino Saladino, ex presidente della compagnia delle opere in Calabria e principale indagato nell’inchiesta Why not, e altre telefonate al Piduista Luigi Bisignani condannato per la maxi tangente Enimont. Nel settembre 2007 Mastella, saputo delle indagini che lo riguardano, chiede il trasferimento in via urgente di De Magistris e del procuratore capo Lombardi. Il CSM rinvia la decisione di trasferimento a dicembre. Intanto giungono nuove carte al CSM comprese alcune che denunciano alcune irregolarità di procedura sull’indagine Why not. Nel mese di ottobre De Magistris in seguito a quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche, iscrive Mastella nel registro degli indagati per i reati di truffa all’Europa e allo stato italiano, e finanziamento illecito. La notizia che doveva essere segreta viene pubblicata dal quotidiano Libero, si parla di fughe di notizie e Il sostituto procuratore Dolcino Favi,utilizzando l’avocazione, predispone il trasferimento immediato di De Magistris. De Magistris presenta ricorso contro l’avocazione dell’indagine, ma la cassazione decreta che tale ricorso non può essere accettato perchè doveva essere presentato non dal p.m danneggiato dal procedimento ma dal procuratore capo (colui che gli aveva tolto l’indagine). Solo nel giugno 2008,sempre la procura di Salerno, ha stabilito che l’operato di De Magistris era stato corretto. quindi De Magistris aveva ragione punto. |