Nel 1999 l’allora capo della protezione civile Franco Barberi fece fare un gigantesco lavoro di mappatura del pericolo terremoto nel Sud d’Italia.
Il titolo del lavoro è «Censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia».
Per questo immane lavoro è stato impiegato un anno e tre mesi circa di studio e sono stati censiti 42.106 edifici pubblici.
In questo censimento rientrano anche gli edifici pubblici de L’Aquila.Ci sono tutti quelli crollati dieci giorni fa, all’appello non manca nessuno.
Il Conservatorio,
Il censimento evidenzia 209 edifici in muratura «di cattiva qualità» con solai in legno e putrelle, e altri 346 sempre «di cattiva qualità» con solai in laterizi e calcestruzzo. «Prefettura. Tipologia: muratura. Vulnerabilità sismica: medio- alta». «Università, via Assergi. Muratura. Vulnerabilità medio alta». «Ospedale S. Salvatore via Nizza. Muratura precedente al 1919. Sopraelevazione:
Barberi abbandonò il posto perché travolto dallo scandalo della missione arcobaleno(praticamente la protezione civile si fotteva parte degli aiuti che spettavano ai profughi Kosovari) e questo lavoro è rimasto chiuso in un cassetto.
Di governi ne sono succeduti ben 5 (Amato,2 volte Berlusconi, poi Prodi e poi nata vota Berlusconi).
La regione Abruzzo ha cambiato 3 presidenti (uno di centrosinistra e due di centrodestra).
E la protezione civile è rimasta in mano dal
Eccetera eccetera eccetera.
Mo il terremoto magari non si può prevedere, però che un palazzo cada per una scossa quello si.
Naturalmente Bertolaso è come Garibaldi e quindi guai a chi lo critica.
Berlusconi nun ce provate.
Del Turco lasciamolo stare poraccio che è già vittima della magistratura comunista.
Quindi di chi è la colpa?
Secondo me di Vauro, si è tutta colpa di Vauro.
http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_16/imarisio_sarzanini_barberi_e_il_dossier_dimenticato_9194ac06-2a4a-11de-a92d-00144f02aabc.shtml
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