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Nick: Rambov`
Oggetto: di cosa non parlano i media
Data: 5/5/2009 11.31.25
Visite: 290

Sarà vero? trovo pochi riscontri in rete...


Emergenza Europea: "24 ore per salvare Internet e la Rete"

05 Maggio 2009 -- Leggete con attenzione questo testo diviso in due parti. La seconda parte è da leggere con particolare attenzione anche se può apparire particolarmente burocratico e scritto in un linguaggio molto 'tecnico'. - Diffondete il più possibile l'intero testo e i link che contiene. L'accelerazione impressa da chi vuole subordinare la Rete a ignobili interessi politici e commerciali deve essere fermata, e per farlo abbiamo soltanto 24ore. Una corsa contro il tempo da lasciarci senza fiato. Ma che non dobbiamo sottovalutare per l'enormità della posta in gioco: la libertà del più grande strumento di comunicazione di massa che l'umanità si sia saputa dare, la Rete Internet. Domani sarà già troppo tardi...

Prima Parte

Emergenza europea: Domani mercoledì 6 Maggio 2009 un nutrito drappello di europarlamentari cercheranno di cancellare la libertà dalla Rete Internet. - Da tutta Europa sono partite mobilitazioni straordinarie negli ultimi giorni e nelle ultime ore per cercare di impedire una sorta di 'colpo di stato' annunciato che stravolgerà la Rete Internet e la renderà commercialmente simile a una 'PayPerView', grazie all'introduzione di famigerati 'pacchetti abbonamenti'. Questo testo (così come i testi, messaggi ecomunicati simili che circolano in queste ore per tutti paesi europei) deve essere considerato come una chiamata a un'azione diretta.

La Rete Internet così come la conosciamo si trova in pericolo come mai prima di oggi. Le nuove leggi della Unione Europea (il famigerato 'pacchetto telecomunicazioni'), che cercheranno di approvare domani mercoledì 6 Maggio, permetterà agli Internet Provider di limitare legalmente il numero di pagine web che puoi vedere e di decidere se darti un determinato servizio o meno (come il 'Peer2Peer', la Telefonia 'VOIP', o quello che non gli sembri sufficientemente remunerativo).

La nuova legge permetterà ai Provider di offrire 'abbonamenti' come succede con la 'PayPerView' e di limitare l'accesso alla Rete in funzione del 'pacchetto che si sarà scelto al momento dell'abbonamento. I Provider potranno inoltre filtrare i contenuti e monitorare le attività su Internet anche in assenza dell'intervento di un magistrato.

Per avere maggiorni informazioni:
- http://www.laquadrature.net/en
- http://www.blackouteurope.eu/

Possiamo ancora fermarli con una protesta massiccia via e-mail prima del 6 Maggio. Già sono stati inviati più di 375.000 messaggi: dobbiamo arrivare almeno a un milione. I pochi europarlamentari che lottano per salvaguardare la libertà e la neutralità della Rete ci hanno invitato a continuare a mandare e-mail a getto continuo. Solo le caselle di posta elettronica stracolme di e-mail dei cittadini europei potrà fermare questa autentica follia. Non esitate. Domani sarà tardi... http://xmailer.hacktivistas.net/en/message

Seconda Parte

MOBILITAZIONE PER IL VOTO DEL 6 MAGGIO SUL 'PACCHETTO TELECOM'
URGENTE CONTATTARE GLI EUROPARLAMENTARI

Domani, mercoledì 6 Maggio alle ore 12.00, i rapporti 'ITRE' (relatrice Catherine Trautmann) e 'IMCO' (relatore Malcolm Harbour) saranno votati in sessione plenaria presso il Parlamento Europeo per la fase finale della seconda lettura del Telecoms Package.

Durante le negoziazioni dell'ultimo momento con il Consiglio UE, entrambi i relatori si sono accordati per indebolire le protezioni cruciali per i diritti fondamentali e per le libertà dei cittadini nei loro rapporti:

- Nel rapporto IMCO/Harbour, l'emendamento 166 è stato sostituito da una versione che non ha più alcun valore di protezione. Alcune leggere protezioni contro le "discriminazioni di rete" (secondo le quali gli operatori possono scegliere quali contenuti, servizi e applicazioni possano essere utilizzati sul proprio network, purché se ne dia informazione ai clienti) sono state completamente neutralizzate.
- Nel rapporto ITRE/Trautmann, l'emendamento 138/46 è stato soppresso a favore di una versione più debole (anche se un chiaro segnale politico ed uno strumento legale contro il modello di risposta graduale alla francese) che può richiedere l'interpretazione di una corte di giustizia e anni di sfide legali per combattere gli schemi "3-strikes".

Gli Emendamenti dei Diritti dei Cittadini (Citizens' Rights Amendments) correggono tutti questi problemi. Essi reinstallano l'emendamento 138/46, l'emendamento 166, chiudono tutte le porte alla risposta graduale e proteggono contro gli abusi di pratiche discriminatorie da parte degli operatori di rete.

E' urgente contattare tutti i Membri del Parlamento Europeo (dal 4 maggio essi sono a Strasburgo, fino alla chiusura del Parlamento il 6 maggio) per informarli di questi problemi, e seguire il consiglio di voto della Coalizione OpenNet riportato qui:

- Lista di voto Harbour:
http://www.laquadrature.net/files/Voting%20list%20Harbour%20Report-A6-0257-2009.pdf />- Lista di voto Trautmann:
http://www.laquadrature.net/files/Voting%20list%20Trautmann%20Report-A6-0272-2009.pdf />
Naturalmente la priorità è di contattare prima quelli italiani, e poi proseguire con tutti gli altri (in inglese). Il presente testo in inglese e francese, con esempi di telefonate, è disponibile qui:
http://www.laquadrature.net/wiki/Mobilisation_vote_Citizen_Rights_Amendments_on_May6_Telecoms_Package_2nd_reading />
I punti principali da spiegare al telefono e per e-mail:

- Tutti i MEPs dovrebbero votare per i Citizens' Rights Amendments, perché la protezione dei diritti fondamenti e della libertà è la missione più importante del Parlamento Europeo. Nessun compromesso può essere fatto sulla Libertà, anche se fosse per snellire la procedura decisionale dell'Unione; i diritti fondamentali dei cittadini non sono negoziabili;

- L'opposizione diretta al Consiglio dei Ministri dell'UE è preferibile a un regresso dei diritti e delle libertà fondamentali, specialmente quando ci si occupa di Internet, che sta plasmando il futuro della nostra società. Inoltre i Citizens' Rights Amendments non si oppongono direttamente al compromesso negoziato con il Consiglio, anzi lo rafforzano;

- Proprio prima delle elezioni, questo è un modo perfetto per dimostrare l'utilità del Parlamento Europeo e il suo impegno nella protezione dei cittadini dell'Unione; è un modo inoltre per inviare ai cittadini un forte segnale;

- Le discriminazioni di Rete, in cui gli operatori hanno il diritto di limitare o bloccare l'accesso a contenuti, applicazioni e servizi su Internet, NON è un problema di mercato e di concorrenza, perché Internet è essenziale per l'esercizio dei diritti fondamentali;

- Il fallimento delle norme sulla concorrenza nel regolare il comportamento degli operatori di rete mobile è una palese dimostrazione della necessità di avere una regolamentazione forte per proteggere la struttura di Internet contro le discriminazioni;

- L'Emendamento 138 è stato approvato dall'88% del Parlamento Europeo in prima lettura il 24 settembre 2008. E' stato accettato dalla Commissione e Mrs. Reding in persona ha detto che "La Commissione considera l'emendamento un'importante riaffermazione dei principi dell'ordine legale della Comunità, specialmente dei diritti fondamentali dei cittadini". L'emendamento 138 è stato accettato di nuovo nel Comitato ITRE con 40 voti favorevoli contro 4.

- L'Emendamento 138 protegge i diritti dei cittadini. Rafforza un principio fondamentale della legge europea: solo un magistrato può imporre condizioni restrittive dei diritti e delle libertà fondamentali del cittadino (unica eccezione quando la pubblica sicurezza è direttamente minacciata). L'emendamento originale:

"Applying the principle that no restriction may be imposed on the fundamental rights and freedoms of end-users, without a prior ruling by the judicial authorities, notably in accordance with Article 11 of the Charter of Fundamental Rights of the European Union on freedom of expression and information, save when public security is threatened in which case the ruling may be subsequent."

Il concetto di "prior ruling by the judicial authority" (precedente sentenza della magistratura) è cruciale e non è così chiaro negli emendamenti di compromesso.

- Opporsi a schemi di risposta graduale non è solo un problema francese, perché altri paesi dell'Unione stanno prendendo in considerazione tali modelli, e in qualche modo tali modelli si sono infiltrati fino all'interno del Pacchetto Telecom. Si tratta anche di opporsi a forme di giustizia parallela indipendente dalla magistratura che sarebbero pericolose per le libertà civili di tutti.

- Adottare l'emendamento 138 sarebbe un forte segnale per i cittadini europei in un momento in cui le istituzioni dell'Unione stanno affrontando una grave crisi di fiducia.

Questi sono gli emendamenti cruciali per i quali dovreste dire al vosto MEP di votare:

Rapporto Trautmann
o 3=7: garanzia di accesso e distribuzione di qualsiasi contenuto, applicazione e servizio
o 1CP=2=5=6=9: 138 originale
Rapporto Harbour
o 101=111=117: nessuna discriminazione nelle politiche di gestione del traffico
o 102=112=118: poteri regolatori contro le discriminazioni sul traffico
o 62=94=104=119: 166 originale
o 96=106=120 : cancellazione della cooperazione fra ISP e detentori del copyright in merito a contenuti legali" o "illegali"

LISTE UFFICIALI DI VOTO CON RACCOMANDAZIONE
('+' significa raccomandazione a favore, '-' raccomandazione contro)

- Lista di voto Harbour:
http://www.laquadrature.net/files/Voting%20list%20Harbour%20Report-A6-0257-2009.pdf />- Lista di voto Trautmann:
http://www.laquadrature.net/files/Voting%20list%20Trautmann%20Report-A6-0272-2009.pdf />
Quando contattate un europarlamentare, potreste sentire i seguenti argomenti contro i Citizens' Rights Amendments. Vi riportiamo le contro-argomentazioni nate da migliaia di ore di analisi delle direttive che compongono il Pacchetto Telecom.

Non esiste un problema di "discriminazione di rete". Infatti gli emendamenti di compromesso obbligano gli operatori di rete a fornire informazioni trasparenti ai consumatori in merito a qualsiasi limitazione sull'accesso a contenuti, servizi e applicazioni concernenti i loro servizi Internet.

Utilizzare la propria libertà di informazione, di espressione ed esercitare il proprio diritto all'educazione non sono materia di norme sulla concorrenza. Mr. Malcolm Harbour non può pretendere che le norme sulla concorrenza da sole possano risolvere il cattivo comportamento delle società di telecomunicazione quando l'Unione Europea ha impiegato 10 anni per sanzionare Microsoft, peraltro senza alcun risultato, e quando non è stato fatto assolutamente nulla contro gli operatori di rete mobile, che in molti Paesi Membri sono strutturati in cartelli e sono tutti d'accordo a bloccare il Voice-over-IP, i software di streaming e il p2p nella loro rete mobile.

Tornare indietro all'emendamento 138 (46) o supportare i Citizens' Rights Amendments provocherà un conflitto diretto con il Consiglio che porterà ad una procedura di conciliazione [terza lettura con conciliazione, un processo in cui il testo è rinegoziato fra Consiglio e Parlamento] che necessiterà di altri mesi e durante il quale potremo perdere ciò che finora abbiamo guadagnato.

Il ruolo del Parlamento Europeo è di proteggere i cittadini dell'Unione. Proteggere i diritti e le libertà dei cittadini deve essere più importante che chiudere una procedura entro una certa data. Gli europarlamentari non vogliono dimostrare che il Parlamento si attiene ai voleri del Consiglio perché dimostrerebbe che il Parlamento è inutile e il Consiglio ottiene sempre ciò che ordina.

Se andiamo alla procedura di conciliazione, tutto il pacchetto dovrà essere rinegoziato, e perderemo le cose buone e importanti che ci sono già nel pacchetto

Già da ora nel pacchetto non c'è un granché a protezione dei cittadini. Inoltre, riaffermare per la seconda volta l'impegno del Parlamento a proteggere i diritti dei cittadini significherebbe per il Parlamento trovarsi in una posizione di forza nelle negoziazioni con il Consiglio. Infine, non sappiamo quanto potrà pesare la democrazia svedese durante la Presidenza Svedese del prossimo semestre.

L'Emendamento 138/46 non è legale per la legge di alcuni Paesi Membri. Alcuni Paesi Membri come Francia, UK e Svezia faranno in modo di non accettarlo attraverso il Consiglio.

La Commissione Europea ha accettato l'emendamento 138 e ciò significa che esso è legale per la legge dell'Unione Europea. La Commissione, inoltre, "considera l'emendamento 138 come un'importante riaffermazione dei principi dell'ordine legale della Comunità, specialmente quelli dei diritti fondamentali dei cittadini". L'emendamento non fa altro che confermare la legge dell'Unione Europea, come dichiarato anche da Catherine Trautmann stessa (relatrice rapporto ITRE) dopo la prima lettura: "se la risposta graduale va contro il principio fondamentale che abbiamo soltanto ricordato, allora dobbiamo interrogarci sulla fattibilità dell'intero schema" (“S'il s’avère que la riposte graduée va à l’encontre du principe fondamental que nous n’avons fait que rappeler, il faut s’interroger sur la viabilité même du système.“)

Forse gli stati citati vogliono implementare sistemi privati di polizia e di giustizia parallela disastrosi per i diritti dei cittadini. Comunque nessuno approverà degli emendamenti contro la volontà dei relatori! I relatori sanno che questa è la cosa giusta da fare per proteggere i diritti dei cittadini, e hanno bisogno di una forte maggioranza all'interno del Parlamento per poterli supportare.

Se vi vengono poste contro-argomentazioni a cui non sapete ribattere, mantenete la calma; se siete al telefono segnate sempre tutto e dite che richiamerete molto presto dopo aver riflettuto. Gli indirizzi e-mail disponibili per un contatto con gli analisti della coalizione per chiedere chiarimenti urgenti, informazioni:

- portavoce@scambioetico.eu
(inglese, italiano e spagnolo)
- contact@laquadrature.net
(inglese e francese)


« Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità »



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