Nick: mir Oggetto: Messaggio spostato dai gestori in questo thread: Oggetto precedente: Dove sta Zazà? Data: 6/5/2009 18.1.37 Visite: 110
Zalayeta ancora assente Il Napoli lo deferisce L'attaccante uruguaiano ha spiegato al dg Marino di avere problemi personali e che farà ritorno nel capoluogo campano solo quando li avrà risolti. Addio certo a fine stagione APOLI - Due giorni e mezzo di totale black-out, in cui nel Napoli era cominciata a serpeggiare perfino un po' di preoccupazione. Invece, a quanto pare, all'origine dell'improvvisa scomparsa di Marcelo Zalayeta c'è solo l'ennesima bravata. "Non sono tornato per motivi personali, mi farò vivo appena li avrò risolti", è stata la disarmante risposta dell'attaccante uruguaiano, finalmente contattato al telefono dal club azzurro dopo una lunga serie di inutili tentativi. Ha avuto successo, alla fine, l'insistenza del dg Pierpaolo Marino, che però non è apparso soddisfatto dalle sibilline spiegazioni ricevute dal Panteron. Subito dopo, ottenuto il via libera del presidente Aurelio De Laurentiis, dalla sede di Castel Volturno è partita infatti una proposta di deferimento al Collegio Arbitrale, a cui sarà chiesto di punire con il massimo della pena la diserzione dell'ex centravanti della Juventus, il cui cartellino appartiene ancora per metà alla società bianconera. Di Zalayeta, non nuovo a situazioni del genere, si erano perdute completamente le tracce da domenica sera, subito dopo la sconfitta di Siena. L'attaccante avrebbe passato il suo giorno libero a Genova, in compagnia dell'amico e connazionale Olivera. Era atteso a Napoli per martedì pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti. Ma non si è presentato e non ha avvisato la società della sua assenza. Donadoni, sulle prime, se l'era presa moltissimo. "Con me Marcelo ha chiuso, non lo faccio giocare mai più". Poi, anche nell'ex ct della Nazionale, era subentrata un po' di preoccupazione per la sorte del Panteron. A Castel Volturno, nel parcheggio riservato ai giocatori, c'è ancora l'auto del giocatore sudamericano, che aspetta di essere recuperata dal suo proprietario. La telefonata con il dg Marino, però, ha fugato il timore di qualche grave imprevisto. L'attaccante sta bene, anche se non ha voluto svelare le ragioni della sua scomparsa. Già altre volte aveva marcato visita e fatto finta di nulla, passandola sempre liscia. Nella passata stagione la diserzione più clamorosa, quando Zalayeta si rifiutò di partire per il ritiro punitivo in Toscana, prima della trasferta di Livorno. Raggiunse i compagni solamente tre giorni dopo, ma fu subito schierato tra i titolari a Genova, nella partita successiva. Il massimo della pena, per il Panteron, è stata la multa ricevuta l'inverno scorso per le famigerate notti brave, di cui l'ha accusato la società con Lavezzi, Navarro e Gargano. Poi sempre comprensione, troppa. Stavolta, invece, non ci sono state coperture. "Assente ingiustificato". Due parole che lasciano poco spazio al perdono. La pazienza è finita. Il deferimento è solo il primo passo. Dietro l'angolo c'è l'addio a fine campionato, ormai inevitabile. http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/napoli/zalayeta-napoli-6-maggio/zalayeta-napoli-6-maggio.html
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