se la cavano sempre egregiamente quando si tratta di rispondere a domande impreviste
Cos’è Mediaset? Un "comitato elettorale" di gente che tiene famiglia, come ha ’scoperto’ Mentana? Giova, in questi casi, rinfrescarci la memoria sulla famigerata legge Gasparri che, lungi dal risolvere il problema delle frequenze, consolidò il dominio berlusconiano sui mezzi di comunicazione. Come dimenticare il famoso decreto salvareti che ovviò al ‘contrattempo orchestrato’ da Ciampi? Come non ricordare quale beffa la Gasparri rappresenti in termini di Antitrust, di raccolta pubblicitaria monopolizzata, di minaccia al pluralismo dell’informazione? Come scordare le tante pagine della memoria difensiva dell’Avvocatura dello Stato letteralmente copiate da quella di Mediaset, sposandone così la causa? Figlio del solito, noioso, apparentemente anacronistico anche se vergognosamente irrisolto Conflitto d’Interessi del nostro amato premier, l’iter parlamentare della legge Gasparri racconta la deriva autoritaria che ci ha travolto, meglio di tante altre storie di ordinaria follia nostrana. Eppure, nonostante i successi dottrinali della sottocultura mediatica, una certezza rimane nel sentire degli italiani: colui che diede il nome alla legge ne ignora tutt’oggi la sostanza. Stiamo parlando ovviamente dell’ On. Maurizio Gasparri. Lo ha incontrato l’ottimo e fecondissmo (è il caso di dirlo!) Duccio. Casus belli la recente classifica di Freedom House, che ha declassato l’Italia quanto a libertà d’informazione, impegnandoci in un testa a testa con l’oceanico stato del Tonga, con rispetto parlando. Reazione del Pdl: "Ce l’hanno con Silvio!" Anche loro? Deve trattarsi di un intrigo internazionale. Roba grossa!