Nick: Bardamu Oggetto: apartheid italia Data: 19/5/2009 10.16.21 Visite: 231
"UN GIORNO è entrata in aula la preside, ha preso un gessetto e si è messa a scrivere sulla lavagna un elenco di alunni. Ha fatto lo stesso in tutte le classi e nelle tre scuole del plesso, e quando non tracciava la sua lista era perché pronunciava ad alta voce i nomi degli studenti. Nomi di origine straniera. Nomi di presunti, futuri clandestini. Di prossimi fuorilegge. Nomi di ragazzi che nel corso dell´anno scolastico avrebbero compiuto il diciottesimo anno di età, e che non avevano chiarito la loro posizione ai sensi del futuro permesso di soggiorno.
Perché in Italia si può diventare degli irregolari per quello che si è, non per quello che si fa: basta raggiungere la maggiore età e avere dei genitori privi di permesso, o peggio ancora residenti in una casa troppo piccola, o titolari di un reddito considerato insufficiente."
Questo è successo a Genova, Italia, anno 2009.
La preside genovese Rosanna Cipollina traccia col gesso le nuove liste di proscrizione, indicando i nomi dei probabili prossimi clandestini. Mi fa schifo respirare la stessa aria di questa feccia.
http://genova.repubblica.it/dettaglio/studenti-clandestini:-i-nomi-sulla-lavagna/1635753 |