Egregi anziani Vespa e Berlusconi,
Ho un contratto a progetto che sta per scadere e non vi dico con quale preoccupazione guardo al momento in cui anche questo lavoro, benché precario, non ci sarà più: so già, infatti, che il mio contratto non verrà rinnovato. Ieri sera guardavo la vostra conversazione a "Porta a Porta" e ad un certo punto una luce seppur fioca ha acceso di speranza il mio incerto futuro. Mi riferisco all'affermazione del presidente del consiglio secondo cui già sarebbero operativi degli interventi a favore dei precari che perdono il lavoro. Per essere più precisi, Berlusconi ha parlato di cassa integrazione per i precari che rimangono disoccupati. Finalmente, mi sono detto tirando un sospiro di sollievo. Stamattina, poi, ho chiamato l'Inps per avere informazioni più precise sul carattere di questi provvedimenti. Una delusione, non ne sapevano niente: nè della cassa integrazione ai precari, nè della vostra conversazione senile di ieri a Porta Porta. Inizialmente ho pensato che l'operatore dell'Inps fosse impreparato rispetto ad una novità così dirompente. E invece no. Non vi è alcuna cassa integrazione per i precari. Semplicemente, avete mentito. Avete voluto giocare con la mia vita e con quella dei milioni di precari di questo Paese. Per questo non posso che maledirvi.
S.P.