Nick: LiberaMente Oggetto: Napoli, ucciso dal poliziotto Data: 6/6/2009 22.31.8 Visite: 282
NAPOLI, RAGAZZO UCCISO DAL POLIZIOTTO. LO STATO PAGHERÀ I DANNI: UN MILIONE 06/06/2009 Per Tommaso Leone - l’agente di polizia che nove anni fa uccise con un colpo di pistola ad Agnano il 17enne Mario Castellano - è arrivato anche la sentenza del risarcimento in sede civile. Dopo la condanna a 10 anni di reclusione, che gli venne inflitta dalla Corte di Assise di Appello e che è diventata definitiva, ieri l’ex poliziotto è stato condannato anche in sede civile. Dovrà versare ai familiari della vittima, a titolo di risarcimento del danno, un milione di euro. Mario fu colpito alle spalle, al termine di un drammatico inseguimento. A nove anni dalla tragica notte del 20 luglio 2000 cala così il sipario su una vicenda che si chiude con due distinti verdetti di colpevolezza. Sentenze che tuttavia non concedono spazio al perdono dei familiari di Mario. Con la sua sentenza la decima sezione civile del Tribunale di Napoli condanna al risarcimento dei danni non solo l’ex poliziotto Leone, ma anche il ministero dell’Interno. Ricostruiamo i fatti. La madre della vittima - Patrizia Battimelli - non si era costituita parte civile nel processo penale; e tuttavia era ricorsa con il figlio Maurizio in sede civile chiamando come parte convenuta il Viminale, che a suo avviso rappresentava il «massimo responsabile della morte del figlio, in quanto aveva lasciato l’agente Leone armato e a svolgere servizio su strada un agente non dotato del necessario equilibrio». Ragioni, queste, portate davanti al Tribunale dall’avvocato Gaetano Montefusco anche per conto degli altri familiari della vittima, e cioè il padre Antonio e il fratello gemello della vittima, Lorenzo. Ieri, nel corso di una conferenza stampa, la signora Patrizia e suo figlio Maurizio hanno reso noto di voler devolvere la metà della somma stabilita dal giudice Ettore Pastore Alinante in favore dell’associazione Amnesty International. Una scelta non casuale, commenta la signora Patrizia Battimelli, «perché ci consente di donare parte del risarcimento ad un’associazione che si batte per l’affermazione dei diritti umani e civili». «L’importo complessivo - spiega ancora l’avvocato Montefusco - di 746.746 euro va maggiorato degli interessi che ammontano in totale a 238.958 euro, per cui l’importo globale della somma di condanna con le spese legali, pari a 16mila euro, supera di poco il milione di euro. La sentenza del Tribunale ha dimostrato che la giustizia italiana, seppur lenta, in molti casi funziona». Giustizia sì, ma senza alcun perdono, si diceva, «perché - ricorda ancora la madre della vittima - Tommaso Leone non ha mai espresso in tutti questi anni il minimo accenno di pentimento per quello che ha fatto». Condannati anche, ma dal Tribunale di Roma e poi giunti a una transazione economica di 25 mila euro, anche il settimanale «L’Espresso» e il giornalista Gianpaolo Pansa per la pubblicazione di un articolo, del 3 agosto 2000, «ritenuto offensivo alla memoria di Mario Castellano». Libero pensatore |