Nick: Haran Oggetto: Sono solo cassanate Data: 14/6/2009 17.46.11 Visite: 184
Potrebbe essere l'unica alternativa alla pari. Da un Pocho sovversivo, ultimamente un pò troppo loco, ad un ex ribelle da spogliatoio, già da un pò sulla retta via che costeggia il capoluogo ligure, sponda Samp. Tanto da meritarsi addirittura i ringraziamenti di un suo potenziale erede in fatto di "cassanate", per "avermi spiegato gli errori che ho commesso, le esperienze da lui vissute e per avermi riempito di consigli", firmato: Mario Balotelli. Pazza idea quella di Cassano, eppure desiderio di vecchia data, di ogni cultore di calcio che del barese ha sempre saputo apprezzare tecnica sopraffina e genialità incontrollata. E quel carattere che poteva essere fatale per la sua carriera, con quei modi di vivere l'ambiente che ormai sono antologia pallonara: dagli allenatori sbeffeggiati alle maglie tirate agli arbitri, dalle lacrime della disfatta dell'Europeo fino alle centinaia di donne della sua biografia. Un predestinato cresciuto nei vicoli della Bari Vecchia, tanto simili ad alcuni angoli dei quartieri napoletani, dove il pallone rotola tra le ruote delle macchine ed i palazzi sono porte senza reti: i grandi campioni crescono cosi, come leggenda tramanda. Trattativa complessa quella di Cassano, un'operazione difficile ma non impossibile, certamente impegnativa dal punto di vista economico ma favorita da alcune condizioni particolari. L'addio di Mazzarri, infatti, lascia un vuoto difficilmente colmabile nel cuore del calciatore: dopo il triste epilogo di Madrid, l'ex tecnico blucerchiato ha gestito il barese nel giusto equilibrio tra disciplina e comprensione fraterna per i suoi eccessi, favorito sicuramente da un ambiente meno asfissiante rispetto alle pretese delle grandi piazze. A Napoli ritroverebbe un altro uomo che ha segnato la carriera di Cassano: quella famosa convocazione per Euro 2008 fu molto più di un attestato di stima da parte dell'ex Ct, che nell'occasione si espose personalmente a favore del talento più difficile che c'era da gestire. E che ritroverebbe maturato, consapevole dei suoi difetti ma forte delle sue grandi qualità, nel giusto percorso che ha come capolinea la stima di Lippi ed i prossimi Mondiali. Inutile specificare che la città accoglierebbe il calciatore con l'entusiasmo riservato ai grandi personaggi: al barese andrebbe il ruolo di protagonista dentro e fuori del campo, catalizzatore assoluto delle attenzioni di stampa e tifosi, andando immediatamente a colmare la grande delusione provocata dalla fuga di Lavezzi e dai veleni dei suoi procuratori. Con l'arrivo del Fantantonio l'argentino sarebbe solo un ricordo da dimenticare con indifferenza, senza infamia e senza lode. Molto meglio le cassanate.
Il mio diavolo danza col suo demone..e la melodia che ci accompagna durerà ancora... |