Mafia Il procuratore di Ragusa: esempio per gli imprenditori che hanno paura di affrontare il pizzo
Gli scout minacciati dal boss «Non fermerà la nostra base»
Hanno un terreno confiscato, denunciato chi li voleva cacciare
VITTORIA (Ragusa) - Al momento è solo una selva di sterpaglie con due caseggiati malandati, ma in poco tempo promettono di farne una «delle più belle basi scout della Sicilia». Stanno alla larga dai toni enfatici e dalla retorica antimafia ma la loro è una grande lezione di civiltà. Tanto che il dirigente del commissariato di Vittoria Alfonso Capraro commenta con amarezza: «Se al posto loro ci fossero stati degli imprenditori forse sarebbero scappati dopo la visita di un mafioso». Infatti la base scout sorgerà su un fondo confiscato alla mafia. E il giorno della consegna dell' immobile a sbarrare il passo ad un centinaio tra lupetti, coccinelle e capi c' era proprio il vecchio proprietario, Gaetano D' Agosta, figlio del boss di un clan che porta un nome da far paura: «i Mammasantissima». «Andate via da casa mia - ha gridato agli scout -, altrimenti la pagherete!». Nonostante qualche attimo di esitazione i ragazzi e i loro capi hanno proseguito la manifestazione e denunciato l' intimidazione: qualche giorno dopo D' Agosta è stato arrestato per tentata estorsione. «Non siamo e non vogliamo essere degli eroi», precisa Silvana Mangione capo del gruppo Agesci «Vittoria 1». Ma conferma: «Andremo avanti nella realizzazione della base, i lavori cominceranno subito dopo l' estate». Insomma, le intimidazioni non fermano gli scout che hanno già piantato la loro bandiera sul fondo confiscato alla mafia in una realtà in cui il fenomeno più diffuso sono le estorsioni. Per invogliare i commercianti a denunciare, l' anno scorso il sindaco Giuseppe Nicosia arrivò ad offrire sostanziosi tagli delle tasse. «Ma il fenomeno non è stato debellato - afferma il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia -. A fronte di tanti imprenditori che non denunciano il pizzo, gli scout hanno dato una risposta netta ed immediata per ribadire il valore della legalità». Questo il tema al centro dell' attività del «Vittoria 1»: «Con i ragazzi - spiega Silvana Mangione - abbiamo avviato dei percorsi sulla legalità. Insegniamo loro che rispettare la legge ci rende liberi». Sostegno e solidarietà agli scout di Vittoria continuano ad arrivare da tutt' Italia. «Abbiamo in animo - dice il presidente nazionale dell' Agesci Alberto Fantuzzo - di concentrare su Vittoria alcuni campi di specializzazione in cui, oltre alle attività tradizionali, si possano sviluppare i temi della legalità. Come educatori non crediamo nella grande manifestazione di un giorno che presto viene dimenticata. Puntiamo invece ad educare nella quotidianità». Gli scout non sono nuovi ad esperienze come quella di Vittoria. Sempre in Sicilia, l' Agesci ha una base su un altro terreno confiscato a Cosa Nostra: Volte astuta nel Fondo Micciulla a Palermo, che periodicamente diventa bersaglio di ritorsioni mafiose. A fianco degli scout di Vittoria anche il Forum Nazionale dei Giovani. «Ai mafiosi diciamo a chiare lettere - annuncia il coordinatore Gianluca Melillo - che per ogni terreno confiscato ai clan siamo disposti ad organizzare una festa per andare tutti insieme in Sicilia». Alfio Sciacca Lo scautismo E' un movimento giovanile mondiale, che ha lo scopo di educare a livello fisico, mentale e spirituale. Fu fondato da Robert Baden-Powell. L' obiettivo Lo scautismo è caratterizzato da un metodo educativo e un codice comportamentale il cui fine è di dare la possibilità ai giovani di diventare buoni cittadini, impegnati nella vita del loro Paese e predisposti a essere futuri cittadini del mondo capaci di migliorare la società e sostenitori convinti della fratellanza tra i popoli. Si basa su un semplice codice di valori di vita (la Legge scout e la Promessa) e sul principio dell' imparare facendo

