...la storia si ripete.
Cielo scuro, troppo scuro.
Senza sole a dar luce a quel rosa accecante che mi viene propinato davanti agli occhi, come un pugno sotto il mento.
Le mie mani non resistono. Muoiono a poco a poco, un po' di più.
Non resistono ad un bucato, a dei piatti sporchi da lavare. Fanno fatica a sopportare una doccia e una macchinetta del caffè da preparare.
Muoiono, a poco a poco, un po' di più.
Si disegnano solchi come percorsi di montagna, così profondi, così incerti, portano tutti verso un burrone.
Come in un giorno di mal tempo, è mal tempo tra le mie mani. E le onde si alzano e si increspano, con la spuma che tende verso l'alto.
Muoiono, a poco a poco, un po' di più.
Diventano carta stagnola, e si sgretolano mentre le trascino tra la tempesta dei miei capelli.
Perdono sensibilità, e invecchiano, così velocemente, come quelle di un'ottantenne senza tanta vita davanti a sè.
Sono quasi agli sgoccioli, muoiono sempre di più.
Resistono solo all'acqua salata che bagna le mie guance, ora un po' di più.
Sopravvivono a quel mare che mi porto dentro, più dentro. Quel mare sempre troppo cheto che spesso diventa burrasca. Vivono ancora, nel mare che mi porto dentro.
Più dentro, più in fondo, dove il sole smette di illuminare e la luce dei lampioni non esiste.
E' alla deriva, dove non ascolto il loro canto, che i gabbiani seguono le vele bianche, e il mio mare non uccide le mie mani.
Provano a non morire ancora.
Mare dentro, in alto mare - dentro, senza peso
nel fondo, dove si avvera il sogno: due volontà
che fanno vero un desiderio nell'incontro.
Un bacio accende la vita con il fragore luminoso di una
saetta, il mio corpo cambiato non è
più il mio corpo, è come penetrare al centro
dell'universo.
L'abbraccio più infantile, e il più puro dei
baci fino a vederci trasformati in
un unico desiderio.
Il tuo sguardo il mio sguardo, come un'eco
che va ripetendo, senza parole: più dentro,
più dentro, fino al di là del tutto, attraverso
il sangue e il midollo.
Però sempre mi sveglio, mentre sempre io voglio
essere morto, perché io con la mia bocca
resti sempre dentro la rete dei tuoi capelli.
Ramón Sampedro
Love, peace and harmony? Love, peace and harmony? Oh, very nice, very nice, very nice, very nice... but maybe in the next world (cit.)