Buonasera a tutti.
Oltre a dirvi che tra sabato e domenica sono venuti sia Zio Fester che Mortisia a fare la spesa,
stasera voglio raccontarvi quanto la politica può essere eccessiva, sia per un verso che per l'altro.
Sabato è venuto un ragazzo a fare la spesa che aveva "il classico tatuaggio" che si porta tantissimo di questi tempi, con la scritta sull'avambraccio.
Il sostantivo disegnato era alquanto inusuale, questo tizio teneva scritto CheGuevara.
Non ho potuto fare a meno di notarlo, e di esprimere inizialmente il mio quasi profondo assenso verso di lui, che nonostante avesse un tatoo comunissimo, quantomeno non aveva tatuato il suo nome!
E invece no, Signori e Signore, il tizio in questione si chiamava proprio così, CHE GUEVARA!
A quel punto, grezza mia a prescindere, ho chiesto, dando per scontato il criterio di scelta, il perchè di questo nome; ebbene lui mi ha risposto che il padre oltre a chiamare così lui, ha chiamato Simon Bolivar il fratello, e Indira Ghandi la sorella.
E niente quest'è, ho commentanto dicendo: "sicuramente tuo padre ora come ora si sentirà oppresso dall'attuale situazione politica italiana!", ma sinceramente, se da un lato c'è il piacere di vedere che esistono ancora persone che "ci credono", dall'altro ho pensato che forse questa scelta è stata un pò esagerata.
Good night *
....Mi AmO CoSì TaNtO ChE mI ScOpErEi....
Rendere la gente ignorante, significa poterla controllare.