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Nick: Rambov`
Oggetto: Gaetano Saya
Data: 2/7/2009 14.55.22
Visite: 229

«Asino comunista, così dicendo offendo gli asini. Prima di scrivere bugie, falsità e menzogne informati. I tuoi amici magistrati comunisti non mi hanno affatto arrestato per carte false, di cui tu puoi essermi maestro, bensì per aver combattuto quei porci di islamici terroristi amici vostri quindi sciaqquati (sic) la bocca quando mi nomini, che non sei degno di stare al mondo. E Se ti vedo ti sputo in faccia e ti piglio a calci in culo».

Questo elegante pensiero fu inviato due anni orsono a Furio Colombo da Gaetano Saya, recente acquisto della destra, un tipetto per bene che di sé scrive (non linko il suo orrido sito, così vi risparmio un colpo apoplettico): «il male sceso tra noi trova in uomini come George Bush in America e in Gaetano Saya in Italia un baluardo inespugnabile. Uomini timorati di Dio, uomini duri e puri che illuminati per volontà Divina, sono scesi nella valle oscura della morte per difendere la Fede Giudeo Cristiana e l''Occidente. Il bene che questi uomini rappresentano sconfiggerà l''Anticristo. Dio è con loro».





Su questo ibrido di un evaso del Cottolengo, Lando Buzzanca e Michael Jackson Gheddafi e sulle sue ronde carnevalesche la procura di Milano ha deciso di indagare.
Trattansi di orde di finti paladini della scurezza, legittimati in toto dal decreto legge capestro (il n.733 art. 46) approvato dal consiglio dei ministri nel 20 febbraio 2009. Ma, come afferma Saverio Ferrari, studioso delle destre e delle loro trasformazioni, "il DSSA venne alla luce già nel luglio del 2005 quando le procure di Genova e di Milano fecero tre arresti e venticinque perquisizioni. Il Dipartimento di studi strategici antiterrorismo era una struttura illegale parallela rispetto all'intelligence. L'indagine era nata un anno prima, quando si cercava di trovare una pista su Fabrizio Quattrocchi e la sua presenza in Iraq nell'ambito dei mercenari. L'apparato era illegale, una delle strutture era collegata a un movimento politico, la Destra nazionale- nuovo Msi e a un sindacato, l'Unione nazionale forze di polizia. Due strutture che facevano da interfaccia a questo apparato che si era costituito dopo gli attentati dell'11 marzo del 2004 a Madrid.

Stiamo parlando di una vicenda che riunisce una congrega di spie e neofascisti, ma soprattutto di poliziotti che non erano solo dei pataccari, perché nel corso delle indagini si era visto come potessero avere diretto accesso alle banche dati del Viminale, oltre al fatto che potevano contare su legami con il Sismi.

Ci furono, allora, siti internet oscurati dalla magistratura: su uno di questi era comparso l'annuncio della costituzione di reparti di protezione nazionale, una struttura paramilitare con tanto di divisa, basco, camicia e cinturone nero che, secondo le intenzioni, dovevano funzionare a supporto delle forze armate in caso di pericolo, che poi era individuato nel terrorismo di stampo islamico.

Stiamo parlando di una struttura illegale di neofascisti che la sparavano anche grossa, perché lo stemma del DSSA è una specie di modifica dello stemma della Cia. Gli agenti che operavano si dichiaravano ex agenti con passato da gladiatore e il loro capo, Gaetano Saya, diceva di essere un massone e non di poco conto, perchè si definiva un Maestro venerabile della loggia Divulgazione 1.

(...)

Nel 2005 avvenne quel fatto gravissimo dell'attuale presidente del Consiglio - era in carica anche allora - che si rivolse alla sua struttura per un'alleanza elettorale. Saya era agli arresti domiciliari proprio per l'inchiesta sulla DSSA e all'incontro con Berlusconi ci andò la moglie, con tanto di foto. L'incontro non portò a nessun tipo di accordo elettorale. Credo che oggi questo personaggio abbia colto la palla al balzo, che sia iinfilato nelle pieghe del decreto sicurezza. Con la storia delle ronde quello che una volta si faceva in gran segreto adesso si può fare allo scoperto con la legittimazione di strutture che possono girare per le strade delle metropoli ancora una volta con lo stesso obiettivo, un filo di continuità contro l'invasione 'dei barbari islamici'."
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Il 29 settembre 2005 la Casa delle Libertà si rivela disponibile nei confronti dell'estrema destra. Berlusconi ha bisogno di voti ed è così che anche il Nuovo Msi si trasforma in un buon alleato. L'accordo ormai c'è, lo ha confermato ieri la stessa Cannizzaro, moglie di Gaetano Saya, in un intervista al Corriere: il premier "è pronto a farci entrare nella Cdl. E aveva il via libera di Fini".

Nell'intervista la signora Cannizzaro ha anche dichiarato che i comunisti "sono peggio della mafia"; che l'Unità è una "latrina" e alla domanda sui gay ha risposto "ma che vogliamo fare, dargli dei bambini a questi pervertiti? Su questo siamo un po' come la Lega, ma peggio. Loro parlano, parlano. A noi piaccioni i fatti". Infine, su Hitler: "Non condivido la Shoah, ma non è colpa di Mussolini".

Saya, secondo i magistrati che lo accusano, è il promotore del Dipartimento di studi strategici antiterrorismo, una polizia parallela nata per incamerare finanziamenti, millantando inesistenti funzioni di intelligence e sicurezza. In attesa che il marito risolva i suo guai con la giustizia, la moglie ha impugnato saldamente le redini del partito, la Destra nazionale, sul cui sito internet, un paio di anni fa, si potevano leggere deliranti proclami contro gli zingari, i «froci» e gli immigrati «spazzatura dell´umanità», nonché peana per Augusto Pinochet e appelli ad arruolarsi, per difendere la nazione, nelle camicie grigie. L´incontro tra la Cannizzaro, il vicepresidente della Destra nazionale, Cedro, e il presidente del Consiglio, secondo quanto riferisce la consorte di Saya, è avvenuto lo scorso 29 settembre, sul far del tramonto, a Palazzo Grazioli, la residenza privata del capo di governo. «Abbiamo parlato per circa tre quarti d'ora», riferisce. «Berlusconi mi ha detto che è sempre stato un estimatore di Giorgio Almirante, la nostra figura di riferimento, il nostro ispiratore».





A metà ottobre, si legge ancora nel sito della Destra nazionale, si sarebbe svolto un altro colloquio tra la infaticabile Cannizzaro e l'eurodeputato Mario Mantovani, coordinatore elettorale di Forza Italia. «È successo all'Eur, in occasione della presentazione del Motore azzurro, l'organizzazione messa in piedi per la campagna elettorale», specifica lei. «Si è parlato dell'ingresso del partito nella Casa delle libertà, in previsione delle elezioni politiche della prossima primavera. Ci schieriamo con il Polo per non consegnare l'Italia nelle mani dei comunisti».

Gaetano Saya nasce a Messina il 24/04/1956, cresciuto dal nonno Matteo Francesco, che aveva servito nel Regio Esercito ed era stato presente alla marcia su Roma, il quale gli aveva inculcato l'amore per la Patria e per il Duce; fin da giovanissimo simpatizza per il Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale e nel 1970 appena quattordicenne partecipa alle giornate di Reggio Calabria (rivolta per il capoluogo), a diciotto anni si arruola nel disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, dopo l'addestramento e una breve permanenza, viene ingaggiato dai Servizi Segreti della N.A.T.O. esperto in ISPEG, controspionaggio e antiterrorismo. Raggiunti i massimi livelli si congeda nel 1997. Cooptato nel 1975 dal Generale Giuseppe Santovito, allora Capo del SISMI, viene iniziato in una Loggia Massonica riservata; da Apprendista di primo grado in breve diviene Maestro Venerabile della Loggia "Divulgazione 1" a carattere internazionale.


Nel Novembre 1997, viene citato come principale teste d'accusa della Procura della Repubblica di Palermo, nel processo contro Giulio Andreotti dove Gaetano Saya accusa Andreotti di essere il mandante dell'omicidio del Generale dei Carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa; verità rivelatagli dal Generale ed amico fraterno Giuseppe Santovito.

Congedatosi dai Servizi, e messosi in "sonno" Massonico, decide insieme ad un gruppo di provata fedeltà di dar vita al movimento politico, voluto da Almirante ed iniquamente soppresso, "Destra Nazionale". Gaetano Saya diviene così il capo assoluto di questa formazione politica, brillante l'intuizione di creare all'interno del Partito i Reparti di Protezione Nazionale ovvero le camicie grigie. Laureato in Legge e Scienze Politiche, Cavaliere dell'Ordre International de la Paix, Gaetano Saya si presenterà alle elezioni politiche del 2006 al Senato della Repubblica nei collegi di Messina e provincia

« Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità »



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Gaetano Saya   2/7/2009 14.55.22 (228 visite)   Rambov`

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