Nick: Bardamu Oggetto: Silvio e la mafia Data: 11/7/2009 14.27.41 Visite: 271
Adesso c'è la prova documentale. Davvero, secondo la procura di Palermo, Silvio Berlusconi era in contatto con i vertici di Cosa Nostra anche dopo la sua "discesa in campo", come era stato già stato raccontato da molti collaboratori di giustizia. I corleonesi di Bernardo Provenzano, infatti, scrivevano al premier per minacciarlo , blandirlo, chiedere il suo appoggio e offrirgli il loro. La lettera fu ritirata da Massimo Ciancimino presso il villino di San Vito Lo Capo di Pino Lipari alla presenza di Bernardo Provenzano. NelLa lettera, indirizzata al dottore Dell’Utri, Nella la mafia minacciava di uccidere un figlio di Berlusconi se il premier non avesse assecondato le richieste di cosa nostra. Nella lettera si legge infatti: "… posizione politica intendo portare il mio contributo (che non sarà di poco) perché questo triste evento non ne abbia a verificarsi. Sono convinto che questo evento onorevole Berlusconi vorrà mettere a disposizione le sue reti televisive". La lettera da tre giorni è depositata a Palermo agli atti del processo d'appello per riciclaggio contro Massimo Ciancimino. Naturalmente in Italia questa notizia non fa scandalo. http://espresso.repubblica.it/dettaglio/silvio-e-la-mafia:-la-lettera/2103848&ref=hpsp
http://espresso.repubblica.it/multimedia/home/6784698
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