Oggetto: l'uomo qualunque
Data: 28/7/2009 21.4.35
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p.a.: "curare bene, vivere meglio"
medicina nucleare - dentalscan - tac multislice - risonanza magnetica - riabilitazione - posturologia - centro antifumo - centro diabetologico
Via Degli Oleandri, 38...
Soggettiva: "centro antifumo"
p.p. in controcampo lungo: treno per dante, train to dante... "vuoi separarti o divorziare? rivolgiti allo studio leg............"
campo medio: carrozza di testa, passeggeri seduti, frenata lenta, apertura porte.
soggettiva: tre signore ultrasessantenni, tre diverse nuance di biondo, ben vestite, apparentemente sconosciute l'una all'altra. sono immobili, o meglio, è l'accelerazione del treno a imprimere loro minute oscillazioni.
c.m.: luci al neon interne al vagone
p.p.: piedi della prima signora, pedicure dignitosa; piedi della seconda che siede alla sua sinistra, pedicure impeccabile; piedi dell'ultima, pedicure e sandali bassi, comodi
p.p.: attore
p.p.: volto della signora seduta al centro
p.p.p: attore, si asciuga la nuca con una mano
p.p.: volto della prima signora che ha labbra sottili, truccate di rosso discreto e con gli angoli invariabilmente rivolti verso il basso
v.f.c.: il doppiatore di gary cooper in arriva john doe riflette: "eccola la ragione per cui non posso tollerare la presenza di un moralizzatore... guarda, siamo tutti destinati della medesima sorte... cosa importa come arriverà, o quanto prima, o per volere di chi?..." mentre la camera effettua un p.p.p.: occhi dell'attore, nistagmo orizzontale
v.f.c.: lo stesso che sopra, continua: "chi può essere così superbo, non posso immaginare tanta arroganza nell'additare i difetti di questa società, perché siamo tutti uguali, tutti venuti da chissà dove e diretti chissa dove, tutti... mi senti?"
(pausa)
p.p.p.: attore, si asciuga di una goccia di sudore lungo il sopracciglio
soggettiva: tre donne ultrasessantenni
c.l.: viaggiatori
p.p.: attore
v.f.c.: lo stesso di sopra "tu non mi stai ascoltando, non prendermi per decadente... non ti dico nemmeno che sono certo di avere del tutto ragione quando penso così ma questo mi basta per detestare i moralizzatori... non si può dire male del prossimo... per carità, per carità (alzando la voce) ma come si può provare anche solo ad esprimere un concetto di superiorità o anche di inferiorità su qualcuno che non ha scampo esattamente come tutti gli altri? (pausa) io lo reputo incredibile che ci sia chi ancora non l'ha capita la storia com'è..."
c.m.: treno in arrivo alla fermata di destinazione dell'attore
-dissolvenza-
c.l.l.: viale alberato, cielo terso, viavai di vetture e persone
v.f.c.: lo stesso di sopra "poi dovremmo preoccuparci della moralità nell'estetica di oggi? ma un'estetica sensoriale? (pausa) e debbo credere che oggi sia veramente e ancora possibile sentire, sentire veramente qualcosa? e allora quale estetica? a me pare di non sentire nulla..."
c.m.: incrocio automobilistico, gente che attraversa
f.i.: attore, fermo all'angolo dell'incrocio, mette una mano in tasca e dopo pochi secondi estrae un pacchetto di sigarette, lo apre e ne prende una
p.p.: attore, protegge la fiamma dell'accendisigari con la mano e tira la prima boccata di fumo
v.f.c.: "io davvero non sento più niente, per questo parlo con te, cosa credi? io mi sto convincendo che sarà un problema funzionale, ma non è facile accettarlo, sono attaccato alla vita io, cosa credi, mica come te che fumi, fumi, fumi, non sai che ti verrà un accidenti?" (pausa)
c.l.l.: strada secondaria meno trafficata da auto, scarse persone camminano lungo il marciapiede in ambo i sensi
v.f.c.: "non posso soffrire i moralizzatori, capisci? nessuno dovrebbe permettersi questo lusso, lusso poi, per me è un peccato, come te che fumi, già... più o meno, avere la consapevolezza ragionevole di far qualcosa di sbagliato ma continuare nel farlo, senza un vero sforzo per controllarsi... ti ammazzerai a fumare così, credimi anche se non sono uno che te lo può dire con certezza ma si vede dalla foga che ci metti quando lo butti giù, (alzando la voce) mi senti? incosciente che sei, il fumo ti ucciderà, te lo dico io... altroché..."
c.m.: attore, si ferma sul marciapiede, davanti alla vetrina di una gioielleria; lascia cadere la sigaretta ormai consumata
p.p.p.: piedi dell'attore, il destro a spegnere la sigaretta con la suola della scarpa
Siate un miglior vicino
