Nick: Zipper75 Oggetto: franzoni mater Data: 1/9/2004 17.31.21 Visite: 136
e vaffanculo vai in prigione assassina ! ECCO LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA. I dieci indizi. 1. Le condizioni dei luoghi dei fatti: una casa relativamente isolata, in zona priva di vegetazione, sita in una piccola frazione ove non vi è passaggio occasionale di persone diverse dai residenti e dove verosimilmente persone estranee che si aggirino sulla località verrebbero notati. 2. L'assenza di alibi a favore dell'imputata, salvo per il breve tempo intercorso tra le 8,16 e le 8,24. 3. La singolarità delle poco credibili circostanze riferite dalla Franzoni circa la mancata chiusura a chiave della porta di ingresso della casa, determinata dall'esigenza di non svegliare Samuele. 4. La circostanza che l'autore del delitto indossasse i pantaloni del pigiama di Annamaria Franzoni. 5. La circostanza che molto probabilmente lo stesso indossasse la casacca del pigiama. 6. La circostanza che - sempre l'autore del fatto - indossasse gli zoccoli di Annamaria Franzoni. 7. Il mendacio dell'imputata in ordine alle calzature da lei utilizzate appena rientrata nella propria abitazione dopo aver accompagnato il figlio Davide allo scuolabus. 8. I termini strettamente riduttivi, che possono apparire diretti a non allarmare, almeno sin da subito, la pubblica autorità, nei quali la donna ha riferito le condizioni in cui si trovava il bambino ("vomitava sangue dalla bocca"). 9. La notevole e anomala freddezza dimostrata dalla Franzoni subito dopo la scoperta del figlio morente: la donna non solo non si è recata in elicottero con il bambino, che appariva ancora vivo, ma si è affrettata a darlo per morto già parlando con il marito, al quale ha poi chiesto "facciamo un altro figlio? Mi aiuti a farne un altro?". 10. L'assenza di motivi di rancore, di particolari inimicizie nei confronti di chicchessia, al di là di piccoli screzi con alcuni vicini, peraltro del tutto normali in piccole comunità, e inidonei a essere ritenuti movente per un delitto di tal fatta, precisandosi peraltro che tutte le persone che risiedono nelle vicinanze sono in sostanza coperte da alibi". La sentenza del gup di Aosta era stata emessa il 19 luglio scorso. Per la Franzoni, il suo avvocato, Carlo Taormina, aveva chiesto e ottenuto il rito abbreviato, che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena. La donna è attualmente libera. Vive a Ripoli, sull'Appennino, con il marito e i due figli. In seguito, agli inizi dello scorso mese di agosto Carlo Taormina, ha presentato una nuova documentazione tecnico-scentifica sulla quale è ancora atteso il pronunciamento della Procura di Aosta che, a sua volta, ha affidato i nuovi accertamenti tecnici a una squadra di periti.
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