Nick: Haran Oggetto: Uno stadio senza copertura? Data: 25/9/2009 13.33.26 Visite: 206
Smontare la copertura del San Paolo in soli 45 giorni, conferendo in discarica tutti i sediolini in plastica del terzo anello e la copertura in plexiglass senza incidere sul traffico già congestionato di Fuorigrotta. Il tutto, a costo zero per il Comune. Sono le linee guida del progetto firmato dall’ingegner Fulvio Serù per conto della «La.Ser. S.r.l», consorzio di imprese toscane, e consegnato al Comune di Napoli tre giorni fa. In cambio, il consorzio prenderebbe il materiale di risulta, principalmente il ferro della copertura del San Paolo diventata oramai un problema enorme. Installata in occasione dei Mondiali di calcio del ’90, la copertura in plexiglas realizzata da una ditta tedesca ha infatti da subito presentato notevoli problemi. Soprattutto di carattere statico: in pratica, si muove quando i tifosi saltano generando vibrazioni negli edifici circostanti lo stadio. Ma non solo. Perché la copertura presenta vistose infiltrazioni di acqua e il Comune non ha i soldi per smontarla. Anzi, il Comune non ha più i soldi neppure per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dello stadio e per accollarsi l’onere dei 95 dipendenti e dei 50 vigili che, per contratto, deve garantire per ogni gara casalinga del Napoli. Anche di questo parleranno oggi alle 15 Rosa Russo Iervolino e Aurelio De Laurentiis che, salvo sorprese, si incontreranno a Palazzo San Giacomo per discutere ed eventualmente rivedere la convenzione per il San Paolo. già fa schifo il san paolo..poi senza nemmeno la copertura..bah..
Il mio diavolo danza col suo demone..e la melodia che ci accompagna durerà ancora... |