Nick: Franti Oggetto: Non capisco.... Data: 2/9/2004 14.23.3 Visite: 218
....Perchè in Napoli debba parire dalla C1. Parlando a pane e puparuoli, quando un'azienda fallisce, nell'interesse dei creditori, nella pronuncia del fallimento da parte dell'autorità giudiziaria, occorre valutare due "principi fondamentali": 1) I beni della Azienda; 2) Il Mercato dell'Azienda (ai fini della determinazione del valore della stessa, in sè). Nel caso di una società sportiva, i beni dell'azienda sono costituiti da beni immobili, mobili e mobili registrati in proprietà della stessa, titoli di credito e denaro presso banche eccetera, e dal Titolo Sportivo. Tant'è, ad esempio, che per il Napoli in C, De Laurentis ha offerto 32 milioni di euro, per il napoli in B 50 milioni di euro. Il Mercato, ai fini della determinazione dell'azienda in sè, va valutato in base ai risultati sportivi conseguiti sul campo dall'azienda medesima. In pratica una Società Sportiva che ha conseguito meriti sportivi in Serie B, vale molto di più di una Società Sportiva che non ha conseguito meriti sportivi e va in Serie C. Questi sono principi giuridici e "sociali" fondamentali fondamentali che, ai fini della dichiarazione di fallimento e nell'esclusivo interesse dei creditori, vanno rispettati. Orbene, se è necessario tutelare, prima che una società sportiva in sè per una fede calcistica, l'interesse della enorme massa dei creditori della oramai fallita Società calcio napoli, per quale motivo il napoli deve partire dalla C1? Come cazzo si tutelano appieno i creditori? Va bene l'autonomia dell'ordinamento sportivo eccetera, ma che cazzo c'entra 'st'autonomia quando cozza con i più elementari principi giuridici,sociali e di buon senso? |