Nick: Bardamu Oggetto: Marrazzo e i travestiti Data: 24/10/2009 10.22.26 Visite: 2034
La storia è interessante sotto diversi punti di vista. La versione ufficiale dice che quattro carabinieri "infedeli" incastrano Piero Marrazzo mentre chiava con un transessuale. Lo filmano. Lo ricattano. Marrazzo sul momento paga il prezzo dell'estorsione con tre assegni che finiscono per incastrare gli estorsori. Prima notizia interessante. Marrazzo è gay e da anni frequenta i transessuali. Seconda notizia interessante. Qualcuno conosce questo fatto è cerca più volte di incastrare Marrazzo. "Nel 2006, Piero Marrazzo è il bersaglio di una deliberata azione di killeraggio politico. Alla vigilia del voto regionale di tre anni fa, un paio di 007 privati, con la collaborazione di due marescialli della Guardia di Finanza, vanno a caccia di informazioni distruttive che lo liquidino dalla corsa elettorale. Gli spioni prelevano informazioni dagli archivi del Viminale e dell'anagrafe tributaria. Scrutano le dichiarazioni dei redditi, le disponibilità patrimoniali, i contratti immobiliari. Filmano e pedinano il futuro governatore, sua moglie, il suo staff. È un lavoro che consente di ricostruire con le documentazioni delle carte di credito, i tabulati telefonici, le destinazioni e le spese di viaggio, la vita privata e pubblica di Marrazzo. In quell'occasione, le intrusioni o i pedinamenti devono svelare anche la segreta debolezza del governatore per i trans se i due spioni, Pierpaolo Pasqua e Gaspare Gallo, reclutano un viado per incastrare il candidato del centrosinistra alla Regione. L'operazione salta nel 2006 perché le manette arrivano prima dello scandalo. Che riaffiora oggi." (Giuseppe D'Avanzo, La Repubblica). Quella brutta storia costrinse poi alle dimissioni l'allora ministro della Salute, Francesco Storace, che aveva perso le elezioni per la riconferma alla carica di governatore del Lazio. Finì in carcere una banda di spioni e di imbroglioni che doveva screditare i candidati che all'epoca si opponevano a Storace, Alessandra Mussolini e Piero Marrazzo. Contro la Mussolini, il piano riguardava una storia di falsificazione di firme per la presentazione della sua lista; per l'attuale governatore del Lazio, la banda voleva organizzare invece un falso scandalo sessuale, coinvolgendo un travestito. Uno degli imputati ha poi spiegato, nel corso del processo, che il mandante politico di quel falso scandalo era Niccolò Accame, il rappresentante ufficiale della Lista Storace. terza notizia interessante. Già a settembre persone vicine al governo avvertono più d'un giornalista che "sta per uscire un filmatino con Marrazzo che sniffa con due trans. Vedrete che lo butteranno su Internet, magari in qualche sito minore, domiciliato all'estero, perché è difficile che un qualche giornale possa fare un'operazione del genere". È ragionevole pensare allora che, almeno da un mese, c'era chi prossimo al governo sapeva del guaio in cui s'era cacciato Piero Marrazzo. (Giuseppe D'Avanzo, La Repubblica.) quarto fatto interessante. Questa storia, per molti fatti, è simile a quella che sta inguaiando il Cavaliere. Qualunque sia la natura dello scandalo( tentativo di estorsione da parte di 4 carabinieri fetenti o killeraggio politico). Il centrosinistra si trova in mano l'arma di distruzione di massa. Tutto dipende da Marrazzo. Chiarisce o si dimette. In entrambi i casi, la scelta di Marrazzo, per la natura stessa della storia, non può che ritorcersi contro il presidente del consiglio. |