Nick: LiberaMente Oggetto: Violenze e suicidi in cella Data: 4/11/2009 22.12.27 Visite: 170
Detenuti, nel rapporto Antigone i casi di violenze, torture e suicidi in cella Il caso Cucchi riporta alla ribalta il tema dei diritti dei carcerati MILANO - La morte di Stefani Cucchi, il 31enne deceduto a Roma sei giorni dopo l'arresto e in circostanze ancora da chiarire, riporta alla ribalta il tema dei diritti dei detenuti. Questione che vede impegnata da anni il gruppo Antigone: il sesto rapporto redatto dall'associazione, «Oltre il tollerabile», conta una serie di violenze, torture e suicidi segnalati negli istituti penitenziari italiani e di procedimenti nei confronti di personale operante nelle strutture penitenziarie. Di seguito alcuni casi indicati nel dossier: GENOVA - Il 20 luglio del 2008, un detenuto del carcere genovese telefona alla nonna denunciando di essere stato violentemente picchiato. Quattro giorni dopo, la madre riceve una lettera con su scritto: «(...) mi ammazzano di botte almeno una volta alla settimana». Il 25 luglio del 2008, il ragazzo, un ventiduenne, viene trovato morto nella sua cella. La madre dichiarare che il figlio era «completamente coperto di lividi su tutto il corpo, con delle chiare tracce di sangue che dal naso salivano verso la fronte e i capelli». TORINO VALLETTE - Il 2 febbraio del 2009, un ex medico delle Vallette denuncia abusi e connivenze in danno ai detenuti, dichiarando come «all'interno delle strutture carcerarie i pestaggi da parte degli agenti, addirittura organizzati in apposite squadrette, siano all'ordine del giorno». Ad oggi, si attendono ulteriori ed eventuali sviluppi. VELLETRI - L'11 settembre del 2008 muore in ospedale un detenuto quarantunenne. È in corso l'inchiesta per verificare se la morte sia stata causata dalle violenze subite dopo l'arresto. La vittima, oltre a riportare diverse fratture, presentava «un grave stato di sofferenza epatica», motivo per cui era stato ricoverato in ospedale. Proprio poco prima di morire, l'uomo avrebbe «esplicitamente incolpato gli agenti di averlo ridotto in quelle condizioni». FORLÌ - Termina nel febbraio del 2009 il processo contro un agente di polizia penitenziaria accusato di violenze sessuali nei confronti di alcune detenute. L'uomo è stato condannato a tre anni di reclusione. I fatti risalgono al 2005. L'agente, secondo l'accusa, nel perquisire una detenuta le palpeggiò il seno, riservando lo stesso trattamento a diverse altre donne. LECCE - Continua il processo contro nove agenti del carcere minorile di Lecce imputati di violenze, maltrattamenti e soprusi. Dal 16 luglio 2007 la struttura è ufficialmente chiusa per mancato adeguamento alla legge 626 sulla sicurezza delles trutture . I ragazzi sono stati trasferiti nel carcere minorile di Bari. Piccolissima lista di una lunghissima serie Libero pensatore |