Nick: LiberaMente Oggetto: Tensione operai polizia Data: 27/11/2009 16.17.39 Visite: 159
Alcoa, operai in piazza a Roma tensione e scontri con la polizia
ROMA - Resta alta la tensione intorno al mondo del lavoro. Oggi Roma è stata lo scenario dei tafferugli tra lavoratori dell'Alcoa e la polizia. Mentre restano aperte le vicende dell'ex Eutelia e dei ricercatori dell'Ispra.
Stamattina circa tremila lavoratori dell'Alcoa, fabbrica che produce alluminio a Portovesme, in provincia di Cagliari, sono arrivati a Roma per dire no alla chiusura dello stabilimento. Sono partiti da piazza della Repubblica, poi, arrivati a largo di Santa Susanna hanno imboccato via Bissolati, dove hanno cercato di forzare lo sbarramento della polizia. Sono volate manganellate mentre all'interno del ministero del lavoro una delegazione di lavoratori stava incontrando i funzionari del dicastero. In ospedale è finito un operaio di 40 anni raggiunto da una manganellata. "Il nostro compagno aveva l'occhio gonfio a causa del colpo ricevuto - racconta Antonio -. E' stato trasportato in ospedale da un'ambulanza, davvero non capiamo perchè le forze dell'ordine abbiano deciso di caricarci: noi siamo qui per una protesta pacifica". Opposta la versione della polizia: "Nessuna manganellata e un nostro agente è rimasto ferito".
Al momento gli operai sono a piazza Barberini, decisi a non mollare. "O scendono con delle risposte o noi da qui non ce ne andiamo. O c'è il lavoro o il sindacato non esiste" dicono i lavoratori. E al loro fianco scendono in campo sia Antonio Di Pietro che il segretario della Cgil Guglielmo Epifani. "Non bisogna toccare gli operai, sono persone arrivate a manifestare in modo pacifico per difendere i posti di lavoro" dice il leader del sindacato.
Eutelia. Altra situazione calda è quella dell'ex Eutelia, stabilimento romano attualmente occupato dagli operai che difendono, così, il posto di lavoro. Oggi è in programma un presidio a palazzo Chigi indetto in occasione dell'apertura del tavolo di trattativa. E in mattinata alcuni militanti di Patria Socialista, Rash e Magazzini popolari Casalbertone hanno occupato la sede dei vigilantes che, guidati dall'amministratore delegato, avevano cercato di cacciare i lavoratori dalla fabbrica. Dopo l'intervento delle forze dell'ordine, i ragazzi, che avevano issato bandiere rosse sotto la sede della società e uno striscione con la scritta "Guai a chi tocca gli operai", hanno interrotto la protesta.
Ispra. Restano sul tetto i ricercatori precari dell' Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che da martedì protestano presso la sede di via Casalotti per salvare il posto di lavoro. In giornata una delegazione di precari verrà ricevuta dal consiglio provinciale di Roma. "Il nostro obiettivo è di resistere almeno fino al 1 dicembre" dicono. Giorno in cui è atteso un incontro tra i sindacati e l'ente commissariale. I problemi dell'occupazione, però, cominciano a farsi sentire. A breve verrà staccata l'elettricità. E non solo: "Ci hanno velatamente minacciato di denunciarci per peculato in seguito all'installazione della webcam".
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