Nick: alylia Oggetto: Poesia del giorno Data: 5/2/2010 11.48.19 Visite: 192
Sul tavolo Ci terrei a precisare che ho comprato questa tovaglia con il suo semplice disegno ripetitivo di fiori viola scuro non menzionati da alcun botanico perché mi ricorda quel vestito stampato che indossavi l’estate che ci siamo conosciuti (un vestito – hai sempre sostenuto – che non ti ho mai detto che mi piaceva). Be’, mi piaceva, sai. Mi piaceva. Mi piaceva un sacco, che ci fossi tu dentro oppure no. Come è potuto uscirsene così in silenzio dalla nostra vita? Detesto (proprio detesto) l’idea di qualche altro sedere che faccia svolazzare a sinistra e a destra quelle pesanti corolle. Detesto ancor più immaginarmelo sgretolarsi in una discarica o fatto a brandelli – un pezzo qui che pulisce un’astina dell’olio un pezzo là intorno a una crepa in un tubo di piombo. È passato tanto tempo ormai, amore mio, tanto tempo, ma stanotte proprio come la nostra prima notte sono qua, la testa leggera tra le mani e il bicchiere pieno, che fisso i grossi petali sonnolenti fino a quando si mettono in moto, amandoli ma con il desiderio di sollevarli, di schiuderli, persino di farli a pezzi, se questo è quanto ci vuole per arrivare alla tua bellissima pelle, desiderosa, calda, candida come la luna. Andrew Motion Love, peace and harmony? Love, peace and harmony? Oh, very nice, very nice, very nice, very nice... but maybe in the next world (cit.) |