Nick: Buendia Oggetto: anna contro emma Data: 14/4/2010 18.42.13 Visite: 271
non so che demone m'ha preso che mi sono decisa alla fine di leggerlo questo 'anna karenina' e ci sto ravanando dentro, ma veramente, per cavarne una qualche sensazione che non sia semplice stizza tolstoj non era un fesso e il libro è un capolavoro abbondantemento lezioso ma pur sempre un capolavoro, non so perché ma questi russi pieni di tisi mi rapiscono me l'immagino nella natura del suo carattere come un tipo silenzioso e raccolto, un filo temperamentale fatto è che lui scrive, ottimamente, interessantemente, lungamente, meticolosamente, finemente e ragionevolmente, e scrive una cosa poderosa che passa alla storia con il nome della donna più noiosa e avvilente che sia stata descritta pur nel peggiore feuilleton una lagnosa, una cretina smorta, pergiunta grassa come una polpetta succulenta, priva della benché minima traccia di carattere, fastidiosamente capricciosa e malgrado ciò molto amata da tolstoj che usa per lei parole delicate e a forza le proietta addosso il mantello dell'angelo carnale, col risultato che la nostra buzzicona si aggira nelle prime quattrocento pagine di racconto come una molla di mutanda questo per tacere di kitty a cui si può concedere l'attenuante della giovane età per cui sono giorni che vado faticosamente avanti cercando la redenzione che renda giusto quel titolo per quel libro e non posso non pensare ad emma bovary, lei sì consegnata alla storia avendone pieno merito e diritto una zoccola che pur volendo non avrebbe potuto essere altro, convincente, appassionata, bruciante, viva e scattante, non uno spirito molle e esistante come quell'altra emma bovary adultera ma non colpevole o, comunque, non per capriccio ma per natura e destino; non dà scandalo questo bel paio di corna solide e ben lavorate, assolutamente perfette sulla testa di uno che, del resto, ci viene descritto fin da subito come un manzo mansueto alla fine mi chiedo se uno che è capace di scrivere una roba del genere, anzi, almeno due, possa fare un errore tanto madornale da battezzare la sua creatura con il nome di una scema patetica e totale, scema come i pesci presi con la botta dieci cento mille bovary  |