Nick: DeK Oggetto: L'affare Jane Eyre Data: 13/7/2010 19.15.29 Visite: 154
Ho appena finito "The Eyre Affair", il romanzo di esordio di Jasper Fforde, e qualche meme assorbito dalla lettura mi sta obbligando a scrivere questo post per potersi poi trasferire nelle menti di altri ignari lettori; la scelta di questo forum, dal punto di vista prettamente numerico, è opinabile, ma come si dice, pochi ma buoni... State in guardia: non solo il libro dà dipendenza, ma l'autore è anche decisamente prolifico! Ambientato in Inghilterra, in un universo alternativo dove la guerra di Crimea è ancora in corso dopo 150 anni, il romanzo segue le avventure di Thursday Next, agente delle SpecOps, nucleo delle forze dell'ordine che si occupa di quelle questioni troppo "di nicchia", quali: liti condominiali, vampiri e lupi mannari, "roba strana", "roba ancora più strana", crimini contro il gusto culinario, il continuum spazio-temporale, il codice genetico, l'arte e la letteratura. Quest'ultima, come arguibile dal titolo, è la sezione per cui lavora Thursday. In quasi 400 pagine (divorate in circa 5 giorni) trovano spazio paradossi temporali, citazioni come se piovesse, sparatorie ed inseguimenti, complottismo shakespeariano, scaramuccie fra governo e mega-corporation, un Roadster Porsche, la Repubblica Popolare del Galles, lettori che entrano nei libri, personaggi che escono dai libri e chi ha qualcosa da dire parli ora o taccia per sempre. Il tutto condito dal tipico humour inglese. Non so quanto di tutto questo possa sopravvivere tradotto in italiano, ed avendo letto in traduzione un libro di Douglas Adams ad uno di Terry Pratchett, gli autori cui lo stile di Fforde viene più spesso paragonato, non voglio neanche saperlo. Eppure sono al mondo... grazie a chi? |