"Signor Ministro, vorrei un preventivo di pena"
Spett. Ministro della Giustizia,
con la presente desidererei avere dal Suo Ministero un preventivo di pena per un eventuale delitto che potrei commettere da qui a qualche giorno. Tenuto conto della campagna sconti che state praticando in questi ultimi tempi, le sarei grato se mi volesse far conoscere in anticipo quanti mesi mi toccherebbero ovemai eliminassi il mio vicino di casa, ragioniere G.B. Rigotti, che da anni mi perseguita con la sua cattiveria.
Finora ho sempre rifiutato con orrore l'ipotesi di commettere un delitto, anche perchè, diciamo la verità, la prospettiva di finire in carcere per il resto dei miei giorni mi spaventava alquanto; adesso però, a seguito degliultimi clamorosi scarceramenti, le confesso che ci sto un tantino ripensando. Ho letto da qualche parte, infatti, che in Italia i criminali in libertà sarebbero addirittura 200 mila e che la disponibilità dei posti letto nelle carceri nazionali non supererebbe le 30 mila unità, come dire che, se non ci si prenota in tempo, in carceri particolarmente affollate come Regina Coeli e Poggioreale non si entra nemmeno.
Premesso che la possibile vittima, il già citato ragioniere Rigotti, è persona decisaemtne sgradevole e repellente(picchia la figlia diciottenne tutti i sabati sera, ogni volta che la poverina torna tardi a casa), e tenuto conto delle angherie che lo stesso Rigotti mi infligge quotidianamente(auto parcheggiata e chiusa davanti alla mia, ascensore lasciato volutamente con gli sportelli aperti al quinto piano, opposizione preconcetta a qualsiasi mia proposta nelle riunioni di condominio), io sarei quasi deciso all'eliminazione fisica del personaggio sempre che il Suo Ministero mi garantisse gli arresti domiciliari dopo una permanenza in carcere, pro forma, non superiore ai tre mesi. D'altronde, eccelentissimo signor Ministro, se Lei appena appena volesse paragonare il Rigotti ai tanti uomini illustri eliminati dai terroristi negli anni Settanta, non potrebbe negarmi, fatte le debite proporzioni, un trattamento di afvore.
A proposito di delitti e di pene, un mio carissimo amico, esperto in cose di legge, mi ha assicurato che con il nuovo codice, nel caso che il reo sia confesso e che il delitto non sia ripetibile(non ho, per fortuna, altri ragionieri Rigotti da uccidere, si potrebbero ottenere addirittura gli arresti domiciliari fin dal giorno successivo all'arresto, sempre a patto però che ci si penta sincerametne del gesto commesso. In altre parole, a sentire lui, io ammazzo il Rigotti, dopo di che mi preparo una ventiquattrore con un solo cambio di biancheria, e vado a costituirmi allo sportello del commissariato più vicino, dove mi faranno giurare sul mio onore che non lo farò mai più in futuro.
Be', se tutto questo fosse vero, Eccellenza mia, me lo dica chiaramente che provvederò fin d'oggi a sistemare la pendenza Rigotti. Le assicuro infine che sono un autentico pentito e per di più uno studioso, amante dei classici(sempre secondo il mio amico esisterebbe tra i giudici una maggiore comprensione per gli assassini studiosi).
Chiudo dicendo che non mi spaventano affatto gli arresti domiciliari, anche se dovessero durare molti e molti anni. D'altra parte, mi creda signor Ministro, con tutti gli assassini che sono a piede libero in giro per la città, non è che poi sia tanto consigliabile uscire di casa.
Distinti saluti
tratto da "Il caffè sospeso" di Luciano de Crescenzo
Love, peace and harmony? Love, peace and harmony? Oh, very nice, very nice, very nice, very nice... but maybe in the next world (cit.)