Erry, e' gia' leggenda il falsario in musica

I nuovi cantanti napoletani: " Sembrera' assurdo, ma a lui dobbiamo tantissimo " E' uscito allo scoperto annunciando il varo di un megastore: " Sciue' Sciue " e presentandosi a una televisione

In rialzo le quotazioni di Cd e nastri illegali distribuiti dal "re delle patacche" finito in carcere con gravi accuse Erry, e' gia' leggenda il falsario in musica I nuovi cantanti napoletani: "Sembrera' assurdo, ma a lui dobbiamo tantissimo" E' uscito allo scoperto annunciando il varo di un megastore: "Sciue' Sciue" e presentandosi a una televisione NAPOLI - Adesso c'e' perfino chi racconta di un rialzo delle quotazioni, di nastri venduti a prezzo raddoppiato come reliquie di un artista scomparso. E per "il fantasma del marketing", l'uomo che ha inventato il copyright del falso, non poteva esserci finale migliore. Pensate: cassette pirata, con incisi i piu' grandi successi degli ultimi anni, che si trasformano d'incanto in oggetti da culto, pezzi da collezione pronti per la bacheca. Roba da non crederci, vero? Eppure sfogliando la storia di Enrico Frattasio, in arte Erry, t'accorgi che questo e soltanto questo poteva essere l'ultimo capitolo. Perche' e' di un'ombra che si parla, di un ragazzo cresciuto nei vicoli di Forcella che all'improvviso scompare e rinasce dietro una sigla destinata a diventare il marchio di qualita' d'una patacca: "Mixed by Erry", logo custodito da una registrazione fiscale in piena regola e, nonostante cio', a sua volta contraffatto. Comincia cosi', dalla difesa dei diritti d'autore sul "falso", la lunga sequenza di paradossi intorno ai quali quest'uomo dal volto rubizzo, lo sguardo furbo nascosto dietro un paio d'occhialini, ha costruito la sua carriera di manager della musica da bancarella. Come di Salinger si conoscono le pagine del "Giovane Holden" e quasi nulla della sua vita, allo stesso modo (fatta la dovuta tara) di Erry fino a un mese fa si conosceva soltanto il marchio impresso sulla copertina dei nastri. Erano davvero pochi quelli che potevano dire di averlo visto in faccia e ancora meno quelli che ne conservavano una foto. Poi, all'improvviso, la decisione di uscire allo scoperto, quasi che la vita dietro le quinte fosse diventata una prigione addolcita soltanto dallo zucchero di bilanci in eterna ascesa. Ed eccolo, allora, Erry che dagli studi di una tv privata strombazza ai quattro venti la sua "conversione", ecco il corsaro che indossa d'un tratto la marsina e recita il "mea culpa" per annunciare l'apertura del megastore "Sciue' Sciue", con tanto di licenza e autorizzazione, interamente dedicato alla musica napoletana. L'ennesimo colpo di genio di un imprenditore occulto che aveva consacrato l'anima all'arte del marketing? Puo' darsi. Sta di fatto, pero', che il destino non ha gradito l'inversione di rotta e s'e' vendicato, pareggiando i conti dietro le sbarre d'una galera. "Se questo serve a cancellare il passato, siamo pronti a pagare il debito", mormora Teresa, la moglie di Erry, mentre se ne sta seduta alla cassa del negozio colmo di cassette e Cd "legali" con i big della canzone napoletana. E' una galleria di nomi e volti che oltre la cinta daziaria non dicono nulla, ma che qui sembrano icone benedette dallo sguardo dei fan. Si chiamano Ciro Ricci, Franco Ricciardi, Luciano Caldore e per un ragazzo di Secondigliano rappresentano quello che Mick Jagger e' stato per un'intera generazione. "Potra' apparire assurdo - confessa Gigi D'Alessio, uno dei piu' amati - ma ad Erry io devo dire grazie. Certo, facendo un calcolo approssimativo, su ogni album contraffatto avra' guadagnato centinaia di milioni, ma in cambio ci ha regalato una promozione pubblicitaria che nessuna casa discografica sarebbe riuscita a garantirci. Quello che perdo in diritti sulle vendite dei Cd, lo guadagno in serate. La mia ultima cassetta contraffatta ha venduto circa 600 mila copie, e' arrivata perfino in America. E adesso mi chiamano per cantare ai matrimoni, per fare l'ospite d'onore nelle tv private...". Lo stesso vale per Ida Rendano, una delle "signore" della nuova melodia partenopea: "Erry e' stato uno dei piu' grandi distributori dell'industria musicale. E' a lui che, in parte, devo il mio successo". E dire che tutto comincio' per caso in un appartamento di Forcella, dove il padre dei fratelli Frattasio sbarcava il lunario riproducendo musicassette con un registratore scalcagnato. "Mio marito, a quei tempi, faceva il dj nelle discoteche della periferia - ricorda Teresa - Lo conoscevano tutti perche' infarciva la musica con qualche battuta. Poi, si sa, un giorno arriva un amico e ti dice: me la fai una "compilation" con i tuoi pezzi preferiti? E da li' si finisce a trasformare la cosa in commercio. Ma parlare di fatturati da 80 milioni a settimana e' davvero una fesseria". La polizia, naturalmente, racconta un'altra storia e traccia il profilo di un business internazionale, con filiali sparse fra Hong Kong, Singapore e la Bulgaria, forte di una rete di distribuzione imperniata sulle rotte del contrabbando di sigarette. Ed e' probabile che abbia ragione. A meno che stavolta non sia proprio Erry a smascherare il falso.

http://archiviostorico.corriere.it/1997/maggio/15/Erry_gia_leggenda_falsario_musica_co_0_9705155753.shtml

*Da notare: "Potra' apparire assurdo - confessa Gigi D'Alessio, uno dei piu' amati - ma ad Erry io devo dire grazie. Certo, facendo un calcolo approssimativo, su ogni album contraffatto avra' guadagnato centinaia di milioni, ma in cambio ci ha regalato una promozione pubblicitaria che nessuna casa discografica sarebbe riuscita a garantirci. Quello che perdo in diritti sulle vendite dei Cd, lo guadagno in serate. La mia ultima cassetta contraffatta ha venduto circa 600 mila copie, e' arrivata perfino in America. E adesso mi chiamano per cantare ai matrimoni, per fare l'ospite d'onore nelle tv private..."