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Nick: asad
Oggetto: TERRORISTI PORCI !!!
Data: 5/9/2004 21.49.15
Visite: 191
FONTI MEDICHE, VIOLENZE SESSUALI SU OSTAGGI
MOSCA - Alcuni dei corpi recuperati dalle macerie della scuola di Beslan presentavano segni di violenza carnale. Lo hanno detto fonti mediche all'inviato del 'Giornale' Marcello Foa, che lo ha riferito oggi all'Ansa.
Voci in questo senso circolavano da due giorni a Beslan e ieri ne aveva accennato anche il quotidiano Gazeta, che attribuiva la notizia al racconto di una bambina liberata.
Foa ha detto all'Ansa di aver assistito a un primo esame fatto da un patologo su cinque cadaveri, fra i quali alcuni di bambine; il medico - secondo il racconto di Foa - ha concluso che c'erano segni di violenza sessuale.
Le autorita' non hanno tuttavia confermato il fatto, trincerandosi dietro il segreto istruttorio.
05/09/2004 15:22
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NUOVA VERITÀ SUL COMMANDO: NESSUNO SAREBBE FUGGITO
«I terroristi erano 26, tutti uccisi»
Mosca. La procura generale russa ha fornito nuovi dati sul totale dei terrroristi del commando di Beslan, affermando che essi erano 26 (e non più di 30, come riferito in precedenza da fonti investigative) e che sono stati «tutti eliminati». La dichiarazione, fatta a Beslan dal viceprocuratore Serghiei Fridinski, smentisce dunque anche l'asserita cattura di tre sequestratori vivi, mentre non chiarisce se la notizia diffusa venerdì sulla fuga di quattro terroristi fosse infondata o se invece i sequestratori fuggiti siano stati alla fine uccisi.
Resta incerta, intanto, la nazionalità dei dieci terroristi uccisi nel blitz di Beslan e identificati come stranieri dai servizi segreti russi (Fsb), ma gli esperti si dicono certi che almeno nove siano di Paesi del sud della penisola arabica. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass citando un anonimo alto funzionario, che ha confermato come i membri del commando non avessero addosso documenti di identità. «Tuttavia - ha detto la fonte all'agenzia - abbiamo potuto stabilire che solo uno aveva la carnagione scura, mentre gli altri nove erano arabi». Gli esperti, ha aggiunto l'alto ufficiale, «sono arrivati alla conclusione, basandosi sui tratti somatici e su altri segni, che i nove erano originari di Paesi del sud della penisola arabica».
Stando al funzionario, il Fsb ritiene che l'assalto alla scuola di Beslan «è stato finanziato, come un'altra serie di clamorosi atti terroristici compiuti a Mosca e nel Caucaso del nord, da uno degli ideologi del wahabismo, Abu Omar As-Seif, che è il rappresentante di al Qaida in Cecenia e gestisce i finanziamenti che arrivano dall'estero». I servizi russi sono dunque convinti che istruttori di al Qaida e della galassia integralista islamica abbiano formato gli stranieri del commando, peraltro «provenienti da zone tradizionali di reclutamento di quell'organizzazione».
Il capo del commando sarebbe stato Magomed Yevlo, detto Magas, responsabile di sequestri a scopo di estorsione, e sceso in campo contro Mosca dopo un incontro con il comandante estremista Shamil Basaiev, considerato uno dei leader degli indipendentisti. I servizi segreti non confermano: sui nomi dei 26 terroristi uccisi nel corso del blitz di ieri vige la consegna del silenzio. Ma il nome del fedelissimo di Basaiev compare su tutti i giornali moscoviti. Yevloyev, 26 anni, di nazionalità inguscia ma nato a Grozny, aveva aderito sin dal 1996 alle forze secessioniste. Il suo impegno politico si era però rapidamente esaurito pochi mesi dopo con la fine della cosiddetta «prima campagna cecena» (dicembre 1994-fine estate '96).
Nel 1999, «Magas» aderì al gruppo di Basaiev, col quale fuggì da Grozny quando in dicembre le truppe federali circondarono la capitale. Il gruppo si rifugiò sulle montagne di Vedeno. Dall'aprile scorso, Yevloyev era divenuto il referente di Basaiev per tutta la rete clandestina inguscia, e sarebbe stato assieme al suo capo lo stratega e comandante dell'incursione che nel giugno scorso ha provocato circa 90 morti fra civili e forze di sicurezza russe in varie località dell'Inguscezia.
«I miei piccoli stavano
morendo di sete
ma loro ridevano»
«Mentre i miei figli svenivano loro ridevano». È l’agghiacciante racconto di Alla Gaddieyeva, una mamma 24enne sopravvissuta all’inferno di Beslan. La donna, presa in ostaggio dai terroristi insieme ai suoi figli e alla madre, ha raccontato che i sequestratori si erano messi a ridere alla sua richiesta di dare acqua ai bambini e alla anziana nonna. «Mentre i miei figli e mia madre morivano di sete - ha raccontato Alla Gaddieyeva a Foxnews - loro ridevano. Erano totalmente insensibili».
N.B. Resta incerta, intanto, la nazionalità dei dieci terroristi uccisi nel blitz di Beslan e identificati come stranieri dai servizi segreti russi (Fsb), ma gli esperti si dicono certi che almeno nove siano di Paesi del sud della penisola arabica.
ARABI........ARABI........ARABI..........SCUSATE SE HO RIPETUTO TRE VOLTE MA QUI SUL FORUM C'E' QUALCUNO CHE E' DURO DI ORECCHIE E ANCHE UN PO' CECATO........OPPURE(ANZI SICURAMENTE)FA FINTA DI NON SENTIRE E VEDERE PER DIRE QUELLO CHE A LUI FA PIU' COMODO................VERGOGNATEVI ALL'INFINITO!
