Spaventando le cavie con l'emissione di un suono forte e sgradevole, gli esperti hanno potuto rilevare come fossero determinate cellule a mostrare un innalzamento di corrente e, allo stesso modo, come fosse particolarmente una proteina ad innalzare i propri livelli nell'amigdala.
Considerando tuttavia la precaria stabilità della proteina nell'area cerebrale, la squadra della John Hopkins ha tentato di annichilire l'effetto-paura dei topolini tramite la rimozione della proteina, ottenendo responso positivo.
Al parere degli scienziati, pertanto, lo stesso procedimento potrebbe essere avviato "per dare il colpo di grazia a ricordi nocivi". Per il professor Huganir, "quando si verifica un evento traumatico si crea un ricordo terribile che ha un effetto debilitante sulla vita di una persona".
La scoperta, aggiunge, "descrive i meccanismi molecolari e cellulari coinvolti nel processo e solleva la possibilità di manipolarli con i farmaci per migliorare la terapia comportamentale per condizioni come il disordine da stress post-traumatico".
E anche se è lo stesso Huganir a riconoscere che "può sembrare fantascienza la capacita' di cancellare selettivamente i ricordi" (basta pensare ai principi elementari della psiche e delle scienze associate: prettamente in controtendenza con i risultati delle analisi statunitensi, ndr), il professore afferma che "un giorno tale processo potrebbe essere applicabile per il trattamento di debilitanti ricordi paurosi nelle persone, come la sindrome da stress post-traumatico connessa con la guerra, gli stupri o altri eventi traumatici".
Augusto Rubei
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