Le tue parole mi hanno ricordato una conversazione che ho avuto con uno dei più grandi designer italiani di tutti i tempi e che ho avuto il privilegio e l'onore di intervistare. Era Vico Magistretti, scomparso il 19 settembre del 2006. Non sono riuscita a trovare l'intervista sbobinata altrimenti avrei usato le sue stesse parole, dovrai accontentarti del mio riassunto.
Nonostante fosse un genio, nonostante fosse un creativo, nonostante il suo talento sia provato dai vari compassi d'oro che ha vinto, non si sentiva una persona arrivata, ma anzi. Mi diceva che non bisogna mai sentirsi compiaciuti di quello che si fa, "quando dici questo è fatto bene, allora è finita", mi invitava a mettere sempre in dubbio qualunque cosa perché è l'unico modo che ci spinge a migliorare. Non maledire la perfezione, tendere ad essa ci costringe ad un'evoluzione ed una crescita continua. Anche io nel mio campo sento di non avere talento per quanto mi sforzi e spesso mi sento frustrata nel vedere ragazzi più giovani di me che riescono in cose incredibili. Ma ho capito una cosa, anche se il mio talento non è di tipo artistico, è certamente talentuoso il mio voler perseverare e l'insistere fino allo stremo nelle cose che faccio.
Ciao e buona serata anche a te.