A Pianura la qualità dell’aria è incompatibile con la vita. Lo dice una perizia del Cnr. Ma era tutto già scritto in un illuminante documento del 2008, prodotto dalla direzione tutela del suolo- Bonifica Siti- Gestione tecnica rifiuti Area Ambiente della Provincia di Napoli, che censiva tutti i rifiuti scaricati a Pianura. Solo da Cengio (Savona), fecero arrivare a Pianura 1 miliardo e 300 milioni di metri cubi di fanghi; 300 mila metri cubi di sali sodici; 250 mila tonnellate di fanghi velenosi a base di cianuro; 3 milioni e mezzo di metri cubi di peci nocive contenti diossine, ammine, composti organici derivanti dall'ammoniaca e contenenti azoto. Da Torino , invece, arrivano le polveri di amianto e rifiuti speciali industriali ; dalla provincia di Bergamo, le terre di bonifica inquinate da gasolio, i fanghi di verniciatura, i fanghi dell’impianto di depurazione e scorie e ceneri di alluminio; mentre dalla provincia di Varese, cosmetici scaduti, morchie di vernici e così via. Insomma, una discarica di una città puttana che tutto accoglieva e ora lascia in eredità i suoi frutti malati.
Fa un certo effetto sentire oggi una vecchia intervista a Nunzio Bernardo, responsabile dello smaltimento, prima della chiusura, della discarica di Pianura .
"La DIFraBi è la discarica che utilizza le tecnologie più avanzate in Europa". Una discarica sicura. C'è un bel prato, gli alberelli e un campo di calcio. "I ragazzi possono venire qua e respirare l'aria pura".