Francia, esplosione al sito nucleare
Il governo: nessuna fuga radioattiva
L'impianto nucleare di Marcoule
Scoppia la fornace dell'impianto
di Marcoule, vicino ad Avignone
Almeno un morto e quattro feriti
PARIGI
L’esplosione avvenuta oggi nel grande sito nucleare francese di Marcoule, nel Sud della Francia, non riguarda una centrale nucleare, ma un impianto per il trattamento del combustibile nucleare. È quanto rilevano esperti dell’Associazione Italiana Nucleare, osservando l’incidente è avvenuto in una fornace nel centro di trattamento di scorie nucleari Centraco, nei pressi della città di Nimes, che appartiene alla Socodei, sussidiaria dell'ente nazionale francese dell'energia elettrica Edf.
Dopo il tempestivo annuncio che ha messo in allerta per una possibile fuga radioattiva, il governo francese ha assicurato che il pericolo è rientrato. In un comunicato diffuso dall’Asn (Autoritè de la Suretè Nucleare) viene affermato che «secondo le prime informazioni, si tratta dell’esplosione di un forno che serviva a fondere rifiuti radioattivi metallici». Un portavoce dell’Edf ha poi confermato che «si tratta di un incidente industriale, non un incidente nucleare».
Secondo quanto riporta il sito di Midi Libre, l’esplosione si sarebbe verificata intorno alle 11:45 di questa mattina. Un tecnico è morto investito dallo scoppio, ma ci sarebbero anche quattro feriti, dei quali uno «molto grave», subito trasferito in elicottero all’ospedale di Montpellier. Le altre persone, colpite in modo più leggero, sono state invece ricoverate all'ospedale di Bagnols-sur-Ceze. Un imponente schieramento di pompieri e polizia è arrivato sul posto e la macchina dei soccorsi è al lavoro per mettere in sicurezza l’area.
Marcoule è stata la prima centrale nucleare francese, nella Linguadoca-Rossiglione. La centrale possiede 3 reattori UNGG (una versione francese del Magnox inglese) da 79 MW totali. Nello stesso sito esiste anche un altro reattore (il Nø1) costruito dal 1955 al 1956 da soli 2 MW e non utilizzato per la produzione elettrica. Nel sito furono costruiti i reattori nucleari a uso militare per le ricerche destinate alla costruzione della bomba atomica francese, ma oggi l'impianto è stato per lo più riconvertito a impianto di trattamento delle scorie.
La centrale si trova a 200 km dal confine con l’Italia, quasi a 260 km da Torino. Il Dipartimento della Protezione civile è in contatto con l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e con i vigili del fuoco per monitorare e verificare gli eventuali rischi per l’Italia dopo l’esplosione che si è verificata nel centro di trattamento delle scorie nucleari del sito di Marcoule, nel sud della Francia.
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