Nick: JacKn|Fe Oggetto: Deletami! Data: 10/9/2004 10.7.31 Visite: 100
Thomas si sorprese a riflettere sulla bellezza della sua fine, e sul fatto che una cosa, una storia, potesse essere realmente bella soltanto dopo l'ultima fermata. Si passa ad altri posti, da visitare con altri mezzi, e l'ultima fermata - pensava lui - è una sorta di punto di scambio, lasci un mezzo e ne prendi un altro. Gli tornò in mente "Galaxy", il bambino grasso e sfigato e la superprorompente donnona che al momento non ricordava quale ruolo ricoprisse. La battona, pensò, riuscendo anche a sorridere della propria stupidaggine, di quella sua misoginia da ultimo minuto. Almeno sarebbe stato poco doloroso, e questo conta non poco, soprattutto quando sai che stai per fottere tutti e andartene senza pagare i creditori. - Fallo - disse voltandosi verso la finestra in prossimità della quale era seduto Neil, ma rivolgendo lo sguardo al pavimento. Ma subito, come colto da un sussulto, tornò ad assumere la posizione precedente. - No no, aspetta! Aspetta! - si affrettò a dire, guardando davanti a sé. Aspettò qualche secondo ancora, tirando respiri profondi e controllati, sfruttando tutta la capacità dei suoi polmoni. Si rigirò verso Neil, questa volta lentamente, e fissandolo nelle palle degli occhi, giusto al centro del centro del centro della pupilla, con una freddezza perfetta che non era di questo mondo, ma già di quello che si apprestava a visitare. - Adesso - fece, scandendo lucidamente ogni sillaba, in una trance così aliena che Neil stentava a premere il bottone, per timore di ripercussioni da parte dell'Olimpo intero. - Deletami, ora, con le tue maniiii!!! - gridò tenendo gli occhi dai capillari gonfi fissi su Neil, schiacciandolo con tutta la pressione dell'inferno. Le vene del collo gli si gonfiavano mentre la "i" della sua ultima parola continuava ad infestare la stanza (e l'avrebbe infestata ancora per molto). Neil premette il bottone, e il monitor del suo pc gli comunicò che "l'utente era stato cancellato". Era morto, lasciando i resti di un cadavere che, sebbene invisibile, era troppo ingombrante da portar via. [dedicato a tutti i deletati, e a coloro che - boia estemporanei - mettono fine alle loro sofferenze]
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