Nick: hightecno Oggetto: Palla al centro Data: 11/9/2004 12.9.49 Visite: 69
E' da leggere... ---------------------------------------------- La musica del calcio di VITTORIO ZUCCONI Con l'impeccabile buon gusto che contraddistingue i dirigenti del calcio italiano, il Campionato Nazionale trasformato in fisarmonica comincia oggi 11 settembre. Naturalmente, far partire la musica un giorno prima o un giorno dopo non avrebbe resuscitato nessuno dei caduti del settembre 2001 nè le migliaia di vittime che quella data continua a produrre nel vortice di quella violenza reciproca che sembra essere divenuta l'unica maniera accettabile per parlarsi tra popoli, nazioni, religioni, per prendere voti e per vendere libri e giornali. Ma, con tutto il (nessun) rispetto per gli interessi delle pay tv, di Mediaset, dei tifosi in crisi di astinenza e di coloro che intingono il biscottone nella tazza, magari aspettare il 12, anziché l'11, sarebbe stato carino, visto che quella orrida ricorrenza è più di un anniversario di tragedie avvenute, ma è un pro memoria di tragedie in pieno svolgimento. Pazienza, perché anche questa ennesima dimostrazione di ottusità autoreferenziale di una banda di bari che allungherebbero anche il calendario Gregoriano e farebbero giorni di 25 ore e anni di 400 giorni se dipendesse da loro, potrà forse, dico forse, persuadere altre persone a staccare la spina. Dopo un'altra stagione di squisiti spettacolini sportivi (Europei e Olimpiadi) e di siparietti giudiziari subito richiusi per non mostrare tutta la verità sul bordello calcistico, la Lega dovrebbe pagare noi, per farsi guardare, anziché pretendere che siamo noi a pagare per vedere i colleghi del nazionale azzurro signor Bettarini in Ventura esibirsi al telefonino. Dispiace sinceramente che gli amici del Palermo, in attesa di promozione da quando Garibaldi s'imbarcò sul traghetto per Calatafimi e quelli della Fiorentina, che hanno portato via alla Juve il Del Piero nuovo lasciando sul libro paga della Fiat quello usato, debbano approdare alla terra promessa proprio quando essa si è svelata in tutta la sua desolazione. Auguriamo a loro, alle neopromosse, al Cervia, al Piazza Brembana, alla Sgurgola Marsicana, al Poirino, alle altre società presto aggiunte al campionato a fisarmonica perché il presidente aveva 15 Euro e 60 cent in contanti per comperarsi un paio di partite e una squadra, di divertirsi quanto possono, se possono. Per quanto mi riguarda, non avendo ormai nè il tempo nè la voglia di capire con quale criterio vengano fatte le campagne acquisti della squadre, che cosa mai avesse da vendere il Modena che le avversarie non potessero prendersi gratis, come faccia una Nazionale italiana a battere la Moldova per uno a zero o quale genio della pubblicità abbia creato la nuova campagna di Sky che mostra un giocatore dell'Inter che si ingroppa amorosamente un tifoso interista inebetito da 15 anni di trombature, di questa Miserie A non potrebbe importare di meno. Lasciamo ai più fortunati la gioia di arrovellarsi nell'ansia di scoprire se la difesa dall Goeba sia ancora quello scolapasta dello scorso anno, se la Roma con la difesa rinforzata dalla mai mantenuta promessa Ferrari e con il giovane Del Vecchio davanti sia una squadra vera, se la Lazio esista ancora sul campo oltre che nelle finzioni contabili, se il nuovo Frullato Moratti servito dal barman Mancini sia riuscito bene, se il prossimo scudetto sarà vinto dal Milan, dalla Juve o dall'Inter, anziché dal Milan, dall'Inter o dalla Juve o se invece, sorprendentemente, saranno magari Inter, Milan e Juve a contenderselo. Il solo pensiero di affrontare nove mesi di moviole, di piagnistei, di latrati, di facce di bronzo dirigenziali, di frasi fatte vomitate da giocatori travestiti da giornalisti e da giornalisti travestiti da giocatori scatena violenti conati di nausea. Il nostro pensiero affettuoso insieme con la nostra solidarietà va ai colleghi (quelli onesti) delle pagine e delle trasmissioni sportive che, dovendo pagare gli alimenti alla gentile signora che da tempo ha cambiato aria non potendo tollerare più dialoghi sulla posizione naturale di Totti, saranno costretti a seguire ancora più partite di straziante inutilità e di commovente bruttezza, fingendo pure di divertirsi e di emozionarsi. Ciascuno di noi ha una propria e diversa soglia di sopportazione del dolore. C'è chi patisce pene orribili al primo frinire del trapano del dentista e chi regge stoicamente a fratture tremende, dunque non si deve condannare chi è disposto a farsi prendere per i fondelli anche quest'anno, pagando soldi veri per assistere a un falso. Ciascuno di noi ha il sacrosanto diritto di farsi fregare come preferisce, purché non metta a sacco impianti pubblici, mezzi di trasporto, negozi, strade e giardini soltanto perché l'arbitro ha negato un rigore alla Salsiccia AC nel derby decisivo contro il Busecca F. C. E se possiamo esprimere un auspicio, come dicono i politici quando voglion parlare forbito, auspichiamo che lo facciano vincere all'Inter del fresco Veron, del simpatico Vieri e dell'agile Materazzi così ci togliamo anche il tormentone Moratti dallo stomaco. Non è neppure il caso di fare troppo moralismo da negozio di barbiere, sovrapponendo tragedie vere a drammi finti, autentici eroi e autentiche vittime a pupazzetti sponsorizzati e a vittimismi da avanspettacolo. Se hanno voluto cominciare il campionato proprio l'11 settembre, senza un sussulto di pudore, va bene, va tutto bene e buon divertimento a chi ha ancora la capacità di divertirsi. Soltanto, ci vengano risparmiati gli strepiti, le lacrime, le indignazioni di chi proclama che "non se ne può più" e poi sintonizza golosamente la TV sulla marchetta a pagamento spalmata ormai su ogni ora del giorno e della notte. La fisarmonica del calcio si allunga e si stringe tra le mani di chi la suona, perché c'è ancora chi sta ad ascoltarla e balla al ritmo delle mazurke dei Galliani e dei Moggi. Se smettessimo di pagare il suonatore, la musica finirebbe. Buon ascolto e buon ballo.
|