Nick: marcos^ Oggetto: Nessuno vi parlerà di......... Data: 11/9/2004 15.47.16 Visite: 105
NESSUNO vi parlerà di Sabra e Chatila Nelle confezioni precotte dell'informazione transgenica, condite da nauseanti dosi di mistificazione della realtà gli "11 settembre" non sono mai tutti uguali, come uguale non è il valore della vita degli uomini. Esistono 11 settembre da ricordare, commemorare, infarcire di facile retorica ad uso e consumo del potere ed 11 settembre da dimenticare, facendo finta non siano mai esistiti, poichè figli di scomode verità sottaciute. Così domani il grande circo della manipolazione mediatica riempirà i nostri occhi per l’ennesima volta con le immagini del crollo delle Torri Gemelle, il sacrificio dei vigili del fuoco novelli eroi dei nostri giorni, lo strazio delle vittime innocenti, continuando a propinarci la trita storiella (invero offensiva per ogni mente normodotata) dello sceicco del terrore e del nugolo di terroristi fanatici armati di temperino. Ma nessuno, sottolineo nessuno parlerà del settembre di 21 anni fa a Beirut, nessuna immagine vi mostrerà l’ecatombe di 2000 palestinesi, ammazzati come cani non nella "torre di Babele" del World Trade Center, bensì nelle fatiscenti baracche di un campo profughi maleodorante... ...Tutti domani si produrranno nella solita cronistoria delle gesta di Bin Ladin, vera incarnazione terrena di Satana ed unico responsabile del tragico attentato, pur non essendo mai stata pubblicamente mostrata alcuna prova credibile a suo carico, ma nessuno inserirà nel proprio palinsesto settembrino le nobili gesta di Ariel Sharon, spietato boia fin dalla tenera età e responsabile accertato di decine di stragi vergognose, non ultima purtroppo il vile massacro di Sabra e Shatila. In che strano mondo viviamo, o meglio da che strano mondo amiamo lasciarci vivere se uno dei più grandi criminali della storia contemporanea può permettersi il lusso di sedere a capo di una nazione che ardisce farsi chiamare democratica e civile. Quali verità intrise del lezzo marcescente della vergogna si nascondono nell’atteggiamento sussiegoso di un’Europa protesa oggi nel garantire un’aura di legittimità ad un uomo che si è macchiato di ogni genere di crimine contro l’umanità, con la stessa condiscendenza con la quale nel 1982 attuò scientemente il disimpegno militare, indispensabile onde permettere ai sicari di Sharon di perpetrare l’immane strage in un territorio sotto controllo della forza multinazionale. L’11 settembre potrebbe e dovrebbe essere l’occasione buona per spegnere la TV ed accendere il cervello, per ricordarci che tutti i morti sono uguali e non conta il colore della loro pelle, come sono uguali tutte le prevaricazioni e tutti i boia che impunemente calcano questa terra, anche quelli che dall’alto della loro impunità le taglie ardiscono metterle sulla testa altrui.
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