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Nick: PepposDj
Oggetto: Napoli Soccer: nuovi acquisti
Data: 12/9/2004 15.32.34
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Pierpaolo Marino e Giampiero Ventura hanno trascorso l’intera mattinata a confrontarsi sui progetti tecnici per il nuovo Napoli. Da ieri l’allenatore è a Paestum. Si apre domani la stagione della Napoli Soccer. I primi ad arrivare in ritiro saranno quattro ex della Ssc Napoli: Francesco Montervino, Cataldo Montesanto, Mariano Stendardo e Gennaro Esposito. Li seguirà l’argentino Roberto Sosa. Ieri Marino ha contattato il Bari per definire i termini del prestito del terzino sinistro Nicola Mora, che ha giocato a Napoli dal 1998 al 2000, l’anno della promozione in A. Agevole l’intesa con l’esterno, assistito da Francesco Carpi. «Non conta la categoria, io sono riconoscente al Napoli e convinto che il progetto di De Laurentiis e Marino sia ottimo. Ci sono prospettive ambiziose: il Napoli è oggi in C1, ma può tornare in tempi brevi in A», ha spiegato Mora, fidanzato con una ragazza napoletana, Flaminia. C’è la disponibilità del Bari a prestare anche un attaccante, Simone Motta, che in C1 aveva fatto faville a Teramo. Si valuta. Già trovato l’accordo con il Milan per i prestiti del centrocampista Ignazio Abate e dell’attaccante Nicola Pozzi, che Marino stava portando dieci mesi fa ad Udine: arrivò prima il club rossonero, offrendo un assegno di 2,5 milioni di euro al Cesena.
Si stanno definendo gli accordi per i portieri. Il Siena ha respinto la richiesta per Marco Fortin. La pista più calda riguarda Emanuele Belardi, portiere napoletano che sta per lasciare la Reggina: l’accordo con la società presieduta da Lillo Foti, che ha inviato un telegramma di auguri a De Laurentiis e Marino, può essere trovato in queste ore. Belardi, campano di Eboli, è un giocatore di grande esperienza. È stato per otto anni a Reggio Calabria, 48 le presenze negli ultimi due campionati di A. S’è offerto Pino Tagliatela, portiere azzurro dal 1993 al 1999, disoccupato da un anno. Gli accordi per questi e altri giocatori verranno formalizzati tra domani e martedì a Milano. All’Hotel Hilton c’è una riunione di operatori di mercato: sarà utile a Napoli, Como, Ancona e Viterbese, le quattro squadre che hanno ottenuto una deroga dalla Figc. C’è la disponibilità dell’Udinese per il prestito dell’esterno brasiliano Machado Toledo, però il 50 per cento del cartellino appartiene al Catanzaro.
Marino si è dedicato anche alla ricerca di una sede per gli uffici della Napoli Soccer (incaricata un’agenzia immobiliare) e al lancio della campagna abbonamenti. Parte martedì. Presso l’agenzia «Azzurro Service» sono finora pervenute 6.000 richieste. Definito l’accordo con lo sponsor tecnico: è la Robe di Kappa, che recentemente aveva vestito i giocatori della Nazionale. Due ditte, Molten e Mitre, sono disposte ad offrire i palloni. Le nuove divise arriveranno giovedì a Paestum, dove la squadra potrebbe allenarsi un mese, se non si trovasse un campo a Napoli o in provincia. Martedì nello stesso albergo c’è il Palermo, il ricco club di Maurizio Zamparini, l’altra faccia del Sud: gioca mercoledì in Coppa Italia a Salerno. Il Napoli avrà una squadra giovanile, come disposto dalla Federazione: sarà la Berretti. Chiesta alla Lega l’autorizzazione per non utilizzare la maglia numero 10, ritirata quattro anni fa in omaggio a Diego Armando Maradona. Il regolamento dei tornei di C prevede la numerazione da 1 a 11.

Intervista a Sosa
«Non ho scelto di retrocedere in C1, ma di essere... promosso: giocherò nel Napoli. Ed il Napoli non ha categoria. Il Napoli è la squadra in cui ha militato Maradona, Napoli è una città in cui tutti vorrebbero giocare. Io, grazie a Pierpaolo Marino, quasi certamente avrò questa fortuna». Roberto Sosa è da ieri sera a Napoli. É arrivato con il volo da Venezia. All’aeroporto nessuno ad attenderlo. Ha preso un taxi ed è andato in albergo. Da oggi, spera di essere del Napoli. «Mancano solo dettagli per trovare il definitivo accordo e firmare», dice il bomber, soprannominato El Pampa. È reduce da una stagione tra Ascoli (17 presenze, 4 gol) e Messina (16, 2). A gennaio compirà 30 anni, a giugno spera di festeggiare la promozione in B grazie anche ai suoi gol.
Sosa, con quale spirito arriva al Napoli?
«Con lo spirito di un vecchio tifoso del Napoli».
Tifoso?
«Sì, tifoso. In Argentina, per tanti anni, siamo stati tutti tifosi del Napoli. C’era Maradona in quel Napoli. Il Napoli è rimasto nei nostri cuori. So anche che l’Argentina è nel cuore di tantissimi tifosi napoletani».
Ora, il Napoli non ha più Diego, non ha più la serie A, né la B. È fallito e dovrà ripartire dalla C1.
«Si cade per risorgere. Con un proprietario come De Laurentiis (mi è stato riferito che ha speso un patrimonio per acquistare il titolo del Napoli) e con due persone come Marino e Ventura, impiegheremo il minimo indispensabile per ritornare in A».
Lei conosce sia Marino che Ventura.
«Marino è uno dei manager più preparati a livello internazionale. Sappiamo benissimo cosa è riuscito a fare ad Udine. Tutto merito suo e, naturalmente, del presidente Pozzo che gli ha concesso stima e fiducia. Lui l’ha ripagato alla grande. Pensate, lì, in un salone c’è addirittura uno studio televisivo dove vengono esaminate centinaia e centinaia di videocassette con filmati su partite di squadre di tutto il mondo. C’è un’organizzazione perfetta che Marino creerà anche a Napoli. Dategli il tempo».
E Ventura?
«Ho lavorato con lui a Udine e ho potuto notare la meticolosità con la quale allena la squadra. Non trascura alcun dettaglio. È un perfezionista».
Che tipo di gioco ama fare?
«Un gioco in cui si punti soprattutto a fare molti gol. Si giocherà per attaccare e non perché siamo in C. Divertirsi e vincere».
Perché è stato soprannominato El Pampa?
«Perché sono nato a Santa Rosa La Pampa».
Quanti gol può segnare uno come Sosa in serie C?
«Spero quelli che basteranno per riportare il Napoli ad un passo dal palcoscenico che la città ed i suoi tifosi meritano. La B per andare sùbito dopo in A».
Magari rivedendo anche Maradona a Napoli come ha promesso De Laurentiis.
«Sarebbe fantastico. È stato un mio idolo come lo è stato per tutti i napoletani».
C’è attesa in città: già in seimila hanno prenotato l’abbonamento.
«A dimostrazione che Napoli è Napoli e che non merita di stare in C1».

Oggi parte anche la C
Il campionato del Napoli inizia oggi, senza Napoli, come previsto. Gli azzurri entreranno in corsa fra due settimane, domani la Lega deciderà anche il futuro del Como che deve essere riammesso in C1 e piazzato in uno dei due gironi. Nel frattempo ci sarà la possibilità di scoprire quali sono le reali forze in campo. Oggi lo staff tecnico azzurro si dividerà fra Avellino e Benevento: a guardare i sanniti contro il Cittadella, primo avversario di serie C del Napoli, il 26 settembre, ci sarà l’allenatore Giampiero Ventura accompagnato dal vice Tebi. Al Partenio, dove l’Avellino gioca contro il Lanciano, invece ci sarà il preparatore dei futuri portieri azzurri, Zinetti. Studieranno le avversarie, si faranno un’idea del campionato che aspetta la Napoli Soccer.
A dire la verità, per capire quale sarà il potenziale del girone B della serie C1, bisognerebbe andare a guardare Padova-Rimini. Sono, nei pronostici della vigilia, le due formazioni meglio attrezzate per puntare alla promozione diretta, quella che non passa per la roulette dei play off. Anzi, «erano» le pretendenti alla promozione secca, diretta: da quando la «ics» dei calendari è stata riempita dall'azzurro, la Napoli Soccer di De Laurentiis, anche senza giocatori e senza preparazione, s’è conquistata subito il ruolo di favorita.
Dunque la serie C riparte guardando a Rimini e Padova: la formazione veneta è guidata da Renzo Ulivieri, vecchia conoscenza azzurra e vecchia volpe del calcio; i romagnoli sono affidati a Leonardo Acori, che in tre anni ha portato il Rimini in C1 e ha sfiorato la promozione in B (l’anno scorso). In coda per un posto tra i cadetti ci sono anche il Teramo e la Reggiana dei fasti d’un tempo, che ha chiamato Bruno Giordano in panchina e s’aspetta la nuova svolta. Ma, soprattutto, in corsa per la B c’è l’Avellino che ha forza e voglia per rilanciare la sfida alla promozione. Forse, però, un primo vero assaggio del torneo che verrà, lo avrà proprio Ventura: Benevento e Cittadella che si scontrano questo pomeriggio vengono considerate le possibili sorprese di questa stagione, le espressioni più veraci di un calcio che ha bisogno di esperienza nella categoria e di passione dirigenziale, per tentare l’assalto alla serie superiore: sono considerate, in parole povere, quelle che giocano il vero calcio della serie C.
Insomma da questo pomeriggio Napoli potrà cominciare a studiare, a capire come sarà il futuro. Potrà iniziare a spratichirsi scoprendo nomi e risultati, cercando di orientarsi nel nuovo mondo. In chiusura una informazione preziosa per i «patiti»: i risultati della serie C1, girone B, sul Televideo si trovano a pagina 215. Un tempo per sapere del Napoli si andava direttamente a pagina 201, ma è meglio non ricordare...




http://ilmattino.caltanet.it/



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