Nick: PepposDj
Oggetto: Riflessione
Data: 16/9/2004 19.45.32
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Il nostro 11 settembre
E' gia avvenuto.
Ed è stato molto più infame di quello americano nel 2001.
Era il 13 novembre del 1944.
La liberazione procedeva a gonfie vele.
Gli Alleati erano alle porte di Bologna, appena 15 km.
Gruppi Partigiani, ovunque, stavano insorgendo contro i tedeschi.
Dopo che già Napoli si era liberata autonomamente dai nazisti (le famose 4 giornate) ed aveva issato la bandiera comunista sul municipio, gli Americani decisero di non correre lo stesso rischio.
E così, mentre gli anglo-americani, guidati dal Generale Alexander, avrebbero potuto entrare facilmente a Bologna e dilagare nella Pianura Padana, cominciarono ad annunciare via radio e tramite volantini lanciati dagli aerei, il seguente messaggio:
"Le operazioni di guerra in tutto il territorio italiano resteranno sospese per tutto l'inverno. Gli stessi partigiani farebbero meglio a sospendere le loro attività, fino a nuovo avviso".
Come ha scritto Roberto Battaglia, storico a livello mondiale: "Parve quasi che i Tedeschi avessero atteso il proclama di Alexander come un segnale concordato per dare corso alla più violenta delle reazioni contro la resistenza italiana. Nel giro di una settimana, non rimase più angolo dell'Italia partigiana che non fosse sconvolto e messo a ferro e a fuoco da crudeli rastrellamenti. Almeno la metà delle forze tedesche e tutte le forze repubblichine (cioé le truppe della Repubblica Sociale Italiana detta anche Repubblica di Salò, ndr) furono impegnate contemporaneamente e in tutti i settori per schiacciare la Resistenza".
Inizia "il terribile inverno".
I massacri sono ovunque.
Interi paesini sono cancellati per sempre.
Si stabilisce il principio secondo il quale 1 tedesco vale 10 italiani.
Nascono le rappresaglie ai cittadini, vengono trucidate donne e bambini, perfino gli animali.
Marzabotto, giusto per fare un nome, un paese cancellato dalla furia cieca nazista.
Tutto questo solo per poter far dire, a guerra finita, "abbiamo liberato l'Italia" al Presidente Americano.
A distanza di quasi 60 anni, sono fiero di essere italiano.
Non ringrazio gli Stati Uniti, perché hanno fatto più danni dei nazi-fascisti.
Non vi ringrazio per aver semi-distrutto Napoli.
Non vi ringrazio per aver sterminato Foggia.
Non vi ringrazio per aver aiutato i Nazisti nello sterminio dei Partigiani del Nord.
Non vi ringrazio perché non siete i "liberatori" che volete far credere al mondo.
Non vi ringrazio perché in 60 anni non avete mai chiesto scusa.
Né agli indiani, né ai francesi, né agli italiani, né ai tedeschi, né ai messicani, né ai cubani.
Non vi ringrazio perché non vi meritate il paese in cui vivete.
Vi chiamano il Nuovo Mondo.
Non lo siete.
Siete uguali al Vecchio.
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Riflessione 16/9/2004 19.45.32 (175 visite) PepposDj
re:Riflessione 16/9/2004 19.49.44 (34 visite) sfigatt0