Nick: pearl jam Oggetto: La ballata della conoscenza Data: 17/9/2004 1.54.36 Visite: 137
Lo conobbi quella sera stessa. Lui si stava esibendo,con il suo chitarrista,in un locale. Non ne ricordo il nome,cmq uno di quei locali da confine del mondo. La bellezza e' proporzionale alla lontanza da un agglomerato urbano. Quello lo era abbastanza.Lontano. Lo vidi suonare per non piu' di mezz'ora.Finito,s'avvicino' al nostro tavolo. Iniziammo a chiacchierare.Non senza prima,aver ordinato 3 litri di birra. In 4 ,piu' o meno. Tra un bicchiere e l'altro,un complimento e l'altro,si parlava anche di cose serie. Di fiche,di prigione,di andazzi,di proporzioni ,della misura d'arte,di tecnica,di whiskie e fiche.Si,perche' le fiche dovavano avere sempre avere piu' catalizzazione degli altri argomenti per lui. Anche per gli altri,pero' lui ne sembrava un tantino in piu' "preso". Strano tipo. Passo' una ragazzina.Rossa.Sembrava espletare tutte le regole della "buona fica".Almeno per lui. Che sembro' rimanere di sasso. "la vedi quella?non avra' piu' di 15 anni,ma con quelle tette,e con quel culo si merita qualsiasi tipo di cazzo." Mi disse.. "be'" risposi "..c'e' da pensare alla pula pero',..eh...c'e' l'arresto...." ..guardandolo anche con aria stralunata...facendogli capire che forse,era andato un po' troppo in la' con i concetti, in fondo non e' che ci si conosceva bene.Erano appena 7 minuti.Circa. "Eh," accenno' una smorfia..."Dici?...Be',senti come la penso io...."..ed inizio' un concetto alquanto curioso... "Se mi arrestassero,in flagrante,mentre la fotto,be',al processo mi difenderei con una tesi alquanto inattaccabile..... ..direi al fottuto giudice-sicuramente un politicante del cazzo,che sarebbe li' solo a fare scena...brutta razza questi giudici nostrani-Hey,guardi sig Giudice-ci tengono a certi crismi,senno' lo chiamerei fottuto stronzo-che deve arrestare la piccolina.Si rende conto,a quell'eta',con quelle bocce enormi e sode,e quel culetto che ad apostrofare vergineo lo si macchia indelebilmente,farebbe impazzire chiunque???Be',non ha l'eta' dite voi,allora arrestate lei,...e' come guidare l'auto senza avere la patente..sig Giudice..e mi creda..la piccolina corre pure tanto in auto...eh..-e sorriderei al giudice...e lui m'assolverebbe....e' pur sempre uomo anch'esso...se fosse donna be',penserei ad altro da dire,ma cmq,quasi sicuro di venire arrestato...odio le puttane in toga...." Prese il bicchiere e fece un enorme sorso di birra.Fini' quasi mezza pinta. Io l'osservai..stranito. Non m'era chiaro se chi stava parlando fosse un genio,od un cazzone pervertito.E la cosa piu' strana,e' che credevo fermamente che lui,volesse rimanerti il dubbio..con quel discorso. "eh,simpatica teoria..ma non credo che reggerebbe..." Sorrisi,dandogli l'impressione di chi non avrebbe scommesse un centesimo su' di lui. Lui ,lo capi'. Chiamò la cameriera(di un brutto paradossale,ma che,ha detta di uno dei nostri commensali,aveva una sorta d'aurea del sesso), che arrivò con passo felpato..e con aria passiva ,e scocciata...e con l'intento,sembrava,di fartelo pesare. lui si giro' verso di lei...guardandola dritta negl'occhi. "Cosa c'e' signorina,e' stanca??" Lei non batte' ciglio. "no,perche' la vedo con aria sfatta...o s'e' scocciata di noi..??...perche' questo credo sia il suo lavoro,e se lei si presenta' cosi' dai clienti,non credo fara' molta strada nel ramo.Eh...Io ho appena finito il mio di lavoro,e non mi sono lamentato. Ne' del pubblico che non capiva un cazzo,ne' dell'acustica da teatro off-off-off brodway...non vedo perche' dovrebbe lamentarsi lei...." I fumi dell'alcool iniziavano a salire.... Stava per continuare in un'altra immensa tiritera condita da qualche concetto,probabilmente alto,sul lavoro et similia.. La cameriera lo stoppo'.Andandosene di soppiatto. Lui si tronco',e rimase un po' spaesato. Gli porsi ,questa volta proprio di mia iniziativa,il bicchiere. Ne fece un sorso solo. La birra arrivo'.Non fu la maga del sesso pero' a portarla. Continuammo le nostre dissertazioni sulla vita.Continuammo a bere,il mio nuovo amico era cosi' celere a farlo,che ad ogni nostro fondo,lui era gia' al terzo.Sembrava respirarla la birra..... Sembrava,ad ogni sorso nuovo,che le sue nevrosi,tanto accentuate quand'era sopra il palco(si toccava continuamente il petto, strabuzzava gli occhi di continuo,digrignava i denti,e muoveva il busto in continuazione...pareva in preda a quelle strane droghe venute dall'oriente...)si andassero smaterializzandosi,per far posto ad un'affabile gestualita',che ti metteva a suo agio. E poi,sentirlo parlare era sempre un esperienza "particolare". Parlava di tutto,con toni decisi,a volte di chi sembrava avere verita' nascoste,derivate dalle sue esperienze,ma pronto sempre a sentire la tua,e mettersi in gioco. L'aria era intrisa d'uno strano odore.Sara' stata tutta quella gente,intenta a mangiare,ed al contempo a borbottare,a emanare una serie di strani odori,che mischiati, davano al cibo,ed al suono delle parole un atmosfera rilassante,per chi, come me,era solo intento ad osservare. "Sai,la mia vita nn e' mai stata come la vostra.Cioe',io ho sempre spinto per farla essere cosi'.Mi violentavo,violentavo le mie meningi,cercando di dare un senso.La religione,la musica ,il cinema,la filosofia,erano tutti palliativi. Le frustrazioni di ragazzo,me le sono portate dietro.Son diventate ossessioni.I pianti la notte,son diventati buchi neri dell'anima.La fica ancora non c'era a deliziare cappelle accaldate,e cuori brulicanti d'angoscia..." Lo ascoltavo rapito.Una mano al mento,e tutto cio' entrava diretto dentro di me.Somatizzavo. Continuo'... "..il mio equilibrio era costituito da avvallamenti e da dossi che tanto s'intersecavano bene.Strade dissestate, piene di buche che il mio cuore,trainato a mano dalla mia anima faticava ad affrontare.Ma era la via che credevo di dover perccorere.Non avevo mai pensato ad una strada parallela.Non ero riuscito mai a capire che quella era la mia wrong way..." Annui',facendogli capire che lo comprendevo.Lo seguivo,tutto quello m'era chiaro.Forse meno ai nostri colleghi di serata, o ,figurarsi,alla gente che c'era attorno,ma a me m'era tutto estremamente chiaro.Cristallino. Riprese... "ognuno di noi,ha un percorso che non dovrebbe mai percorrere.Ci sono molte strade nella vita di un uomo,ma una,e una soltanto non andrebbe mai presa.Ed e' quella che piu' cerchiamo quando siamo "ciechi".E quella che rincorriamo,quando questa strana cosa che e' la vita non ci soddisfa.E allora via a salire ,a scansare,ad accellerare,a frenare...E attento,che perdi il controllo.. Lo si perde prima o poi.Sempre.Tutti...." Non cercava conferme dai miei occhi.Anche se io cercavo di dargliene.Perche' lo capivo.anche io,fondamentalmente ero spaesato come lui...solo che a lui sembrava tutto estremamente chiaro.Cristallino. "...poi succede qualcosa.O non succede niente.E tu ti rimetti in carreggiata.Su di quella giusta.Cioe',sostanzialmente non sai come tu ci sei ritrovato a camminare dritto.E ,tra l'altro non c'e' nemmeno nessuno che ti dice-ecco ora sei nel giusto-ma lo senti.Lo percepisci.L'aria e' piu' leggera.Il battito e' cadenzato.Lento...Ma tu sei li'.E cammini... E non e' che di soppiatto sia tutto scomparso;le nevrosi le angoscie,i pianti son sempre li' a tenerti compagnia,ma son diversi. L'aria e' diversa.E' piu' leggera." Lo potevo capire. Quanto volte m'ero sentito anche io cosi'.E quanto volte n'avrei voluto parlare ,proprio come faceva lui. Ma lui era un'altra cosa.Piu' di quanto pensassi.... La serata continuo' cosi'.Fra un simposio di pervertiti che giocavano a fare i filosofi,e la birra che riempiva i bicchieri e lo stomaco. Il mio nuovo amico ci delizio',mi delizio',ancora con teorie riguardanti le donne,la vita,la musica,il calcio,la filosofia la poesia,e tutte le altre cazzate che crediamo riempirci l'anima. Mi spiego' di quanto gli fosse difficile "amare". E piu' "amava",piu' scopava fiche,e si faceva scopare,piu' il vuoto diventava incolmabile. Capi' che l'amore per lui era una cosa,tanto seria quanto aleatoria.Non realizzabile.Non da lui.Non in questa vita. E mi convinse. Mi convinse di quanto,c'e' sempre qualcosa che guasta tutto.. "Ti piace come la pensa sul sesso?e' una stupida menefreghista..-Ne' capisce di Ferlinghetti e Coe?fa pompini con i denti.. graffiandoti tutto... Ti permette di vedere gli amici,e guardare il calcio in santa pace?Si scopa qualcun'altro...-Dice d'amarti per quello che sei? Non ti conosce per nulla...." Ed io lo credetti.Lo credevo. La passata passo'. Sembrava senza sussulti per alcuni. Ma a me,m'era passato l'uragano CHARLY dentro. Quel mio nuovo amico,m'aveva colpito. Era strano,ma lo sentivo molto vicino,e mi veniva di definirlo genio. Il locale chiuse. Il ritorno a casa fu obbligatorio.Non dopo qualche frivolo discorso-Nulla a che vedere con quelli post-suonata-qualche canne ed il solito caffe' della buonanotte. Lo accompagnai. Fin sotto il portone. Lui fatico' a trovare le chiavi.La birra non s'era ancora tutta pisciata dal corpo. L'inseri' nella toppa.Varco' la soglia.Ne rimase all'inizio. "buonanotte"... Gli cadde il cappello(uno stupendo cappello di pelle,messicano,che non avevo smesso di rimirargli tutta la sera, e che gli avevo pregato di regalarmi,non sortendo alcun effetto)in terra.Lo guardo'.Lo guardai. Lo presi,me lo rimisi sulla testa,e mi avvia all'ascensore,per arrivare al sospirato letto. Stasera avevo conosciuto una bella persona. Stasera,era stato bello conoscermi. |