Nick: Libertà Oggetto: re:Amore: cervello o cuore? Data: 17/9/2004 14.23.57 Visite: 8
Rispondo ai tuoi quesiti con questi versi di Gibran... Sono un po' lunghi,ma ti assicuro ke ne vale la pena! La gioia e il dolore La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera, E il pozzo da cui scaturisce il vostro riso, è stato sovente colmato dalle vostre lacrime. E come può essere altrimenti? Quanto più a fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potrete contenere. La coppa che contiene il vostro vino non è forse la stessa bruciata nel forno del vasaio? E il liuto che rasserena il vostro spirito non è forse lo stesso legno scavato dal coltello? Quando siete felici, guardate nel fondo del vostro cuore e scoprirete che è proprio ciò che vi ha dato dolore a darvi ora gioia. E quando siete tristi, guardate ancora nel vostro cuore e saprete di piangere per ciò che ieri è stato il vostro godimento. Alcuni di voi dicono: "La gioia è più grande del dolore", e altri dicono: "No, è più grande il dolore". Ma io vi dico che sono inseparabili. Giungono insieme, e se l'una siede con voi alla vostra mensa, ricordate che l'altro è addormentato nel vostro letto. In verità voi siete bilance che oscillano tra il dolore e la gioia. Soltanto quando siete vuoti, siete equilibrati e saldi. Come quando il tesoriere vi solleva per pesare oro e argento, così la vostra gioia e il vostro dolore dovranno sollevarsi oppure ricadere. L'amore Quando l'amore vi chiama, seguitelo, benché le sue vie siano faticose e ripide. E quando le sue ali vi avvolgono, abbandonatevi a esso, quantunque la spada nascosta tra le sue piume vi possa ferire. E quand'esso vi parla, credetegli, sebbene la sua voce possa frantumare i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino. Poiché proprio come l'amore vi incorona, così vi crocifiggerà. Come è per la vostra crescita, così favorisce la vostra potatura. Proprio come sale fino alla vostra altezza per accarezzare i vostri più teneri rami che tremano nel sole, così esso scenderà alle vostre radici per scuoterle dov'esse sono più fortemente attaccate alla terra. Come covoni di grano vi raccoglie a sé. Vi trebbia per mettervi a nudo. Vi setaccia per liberarvi dalle vostre pellicole. Vi macina sino a rendervi candidi Vi impasta sino a quando non sarete flessibili, e poi vi cede al suo sacro fuoco, affinché voi possiate diventare pane sacro per la santa mensa di Dio. Tutte queste cose farà a voi l'amore affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore, e in quella conoscenza diventare così un frammento del cuore della Vita. Ma se per paura cercherete dell'amore soltanto la pace e il piacere, meglio sarebbe allora per voi coprire la vostra nudità, uscire dall'aia dell'amore, ed entrare nel mondo senza stagioni dove voi riderete, però non tutto il vostro riso, e piangerete, ma non tutte le vostre lacrime. L'amore non dà nient'altro che se stesso e non prende nulla se non da se stesso. L'amore non possiede, né vorrebbe essere posseduto, perché l'amore basta all 'amore. Quando amate non dovreste dire: "Dio è nel mio cuore", ma piuttosto "Sono nel cuore di Dio". E non pensiate di poter dirigere il corso dell'amore, perché è l'amore, se vi trova degni, a dirigere il vostro corso. L'amore non ha nessun altro desiderio che quello di adempiersi. Ma se nel vostro amore non potete fare a meno di desiderare, fate che questi siano i vostri desideri: Sciogliersi ed essere come un ruscello che canta la sua melodia alla notte. Conoscere la pena di troppa tenerezza. Essere feriti dalla comprensione stessa dell'amore. E sanguinare volentieri e con gioia. Destarsi all'alba con un cuore alato e render grazie per un altro giorno d' amore. Riposare nell'ora del meriggio e meditare l'estasi dell'amore. Rincasare la sera con gratitudine,e addormentarsi con una preghiera in cuore per l'amato e un canto di lode sulle labbra.
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