Nick: Coatlicue Oggetto: Mare dentro Data: 23/9/2004 1.22.26 Visite: 94
torno adesso da quella che doveva essere una serata tranquilla al cinema con due amiche, e tutto immaginavo fuorchè tornare a casa con un connubio di emozioni tra di loro contrastanti. Perchè questo film è poesia allo stato puro: è morte, amore, distruzione e rinascita. E' la storia di una scelta, della scelta di non vivere, che agli occhi dei bigotti che ogni domenica si battono il petto può sembrare quasi un affronto a quel Dio che senza farti tante domande ti ha messo in condizione di vivere una vita che non hai chiesto tu di vivere. La storia di Ramon è la sua storia e basta, lui non difende una categoria, difende sè stesso, la sua dignità di essere umano "nel pieno delle sue facoltà mantali". E il mare, per Ramon, è la sua alcova, il suo talamo, la causa della sua stessa rovina. Qui può "volare" ogni volta che vuole e incontrare la sua amata, qui può rifugiarsi dalla banalità delle opinioni comuni. Grandiosa la regia, meritatissimo il premio miglior attore a Venezia. Grazie Amenabar perchè so che stanotte non mi farai dormire. |