Nick: Cattivo Oggetto: Dramma della solitudine Data: 23/9/2004 16.31.29 Visite: 171
La scomparsa e' stata denunciata ieri da un'anziana zia Monza, dramma della solitudine: si e' chiuso in una cassa per morire Il caso e' chiuso: Ambrogio Rigamonti, 48 anni, ha aspettato la sua fine seduto su uno sgabello in una 'bara' serrata con le viti dall'interno Monza, 23 set. - (Adnkronos) - Dramma della solitudine a Monza. Per gli investigatori ormai il caso e' chiuso: Ambrogio Rigamonti, 48 anni, consulente aziendale si e' lasciato morire. L'uomo, il cui cadavere era stato trovato ieri all'interno di una cassa da imballaggio nel garage della sua abitazione, dentro la ''bara'', uno scatolone di legno alto 1,60m circa, ci si e' chiuso da se', serrando le viti dall'interno e aspettando la fine, seduto su uno sgabello. L'uomo abitava solo al secondo piano del palazzo di via Ariosto 8 a Monza. Nello stesso stabile vive anche una sua anziana zia, l'unica parente conosciuta, che ha denunciato la scomparsa del nipote ieri pomeriggio. Figlio unico, aveva anche perso i genitori e non frequentava nessuno. Non aveva donne, ne' amici, come raccontano i suoi vicini. E aveva cominciato a isolarsi sempre piu'. Un episodio ''da manuale'', riferiscono all'ADNKRONOS dal Comando dei carabinieri della citta' lombarda. E' come se l'uomo avesse fatto un bilancio della sua esistenza e avesse deciso di mollare. Nella cassa, scoperchiata da un fabbro, infatti Rigamonti, i cui resti sono stati trovati in avanzato stato di decomposizione, aveva con se' una torcia elettrica, acqua minerale, qualche merendina e del succo di frutta, un bicchiere, e aveva praticato dei fori nel legno per respirare. Il suo appartamento, in un quartiere residenziale di Monza, e' stato trovato in un ordine perfetto, 'quasi maniacale'. L'uomo non aveva dato piu' notizie di se' dal primo agosto, quando aveva annunciato la partenza per le vacanze, lasciando alla zia il numero di telefono di un hotel inesistente.
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