Nick: GolD Oggetto: L'uomo è uno Stronzo Data: 25/9/2004 20.4.26 Visite: 271
TORINO - Ha ucciso la moglie con numerosi colpi di forbice sotto gli occhi delle due piccole figlie. E' finito in tragedia il matrimonio, ormai sulla strada della rottura, fra Deborah Narcisi, 24 anni, casalinga e Pasquale Luongo, 36 anni, commerciante, di famiglia casertana ma nato a Torino. E' accaduto a Nichelino, alle porte di Torino. Secondo quanto ha raccontato l' omicida ai carabinieri, la donna gli aveva annunciato l' intenzione di separarsi: ''E' stato il nostro primo litigio acceso, l' amavo, non volevo che se ne andasse, ho avuto un raptus'', ha detto nel corso del primo interrogatorio. La coppia era sposata da sette anni e dal matrimonio erano nate due bimbe, una di 2 e l' altra di sette anni. Un' unione senza problemi economici e tranquilla fino a circa un mese e mezzo fa, poi fra l' uomo, che gestisce un bar a Torino, per conto del padre, e la moglie, sono iniziate le prime incomprensioni. Qualche settimana fa la donna fa avere al marito una lettera da un avvocato dicendo che voleva una separazione consensuale. Le tensioni sono cresciute di giorno in giorno. Stamane i vicini di casa hanno sentito delle grida provenire dall' appartamento che la famigliola occupa al primo di uno stabile di via Torino 48. L' uomo e' sempre piu' infuriato, la moglie si spaventa: ''Non so che cosa mi sia preso, non ricordo nemmeno il motivo della discussione'', dice al pubblico ministero Eugenia Ghi, davanti alla quale e' comparso nel primo pomeriggio con l' avvocato Marco Pagella. La coppia si trova in cucina. Pasquale afferra un paio di grosse forbici e si avventa sulla moglie, uno, due, dieci fendenti a volto, collo, addome, fianchi e schiena. La donna cade a terra in una pozza di sangue. La figlia maggiore e la sorellina di due anni si erano intanto chiuse nella loro cameretta. Quando escono scorgono la mamma morente. Il padre le afferra e le porta con se' nel bar sotto casa, dove dice al titolare: ''Ho appena ucciso mia moglie''. Il barista telefona al 118 e ai carabinieri di Nichelino. Quando arrivano sul posto l' uomo sembra inebetito, e' seduto su una seggiola e tiene le figlie per mano. I soccorritori salgono nell' appartamento e trovano Deborah ancora viva, ma ormai incosciente e in gravissime condizioni. Con un' ambulanza viene portata al pronto soccorso dell' ospedale Molinette di Torino, dove pero' gli sforzi dei sanitari per salvarla sono inutili. Ormai ha perso troppo sangue, soprattutto dalla giugulare recisa con una delle forbiciate. Muore poco prima di mezzogiorno. I familiari, accorsi al capezzale, sono increduli:''Pasquale non sembrava un violento'', dicono. L' omicida non oppone resistenza quando i carabinieri gli mettono le manette e lo portano nella caserma della Compagnia di Moncalieri. Deve rispondere di omicidio volontario. 25/09/2004 19:38
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