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Nick: Hightecno
Oggetto: Nella storia della musica
Data: 26/9/2004 11.50.31
Visite: 81
Vasco Rossi, emozionato: "E' una pagina della storia"
Il concerto gratuito conclude il tour "Buoni o Cattivi"
In 400.000 per il "Blasco"!!
E' la "Woodstock" di Catanzaro
I fan in delirio:"E' unico, il più grande, un mito"
CATANZARO - Il grande popolo del "Blasco" è tutto a Germaneto, in Provincia di Catanzaro, per il concerto di chiusura del tour "Buoni o Cattivi". Fin dall'alba, 7.000 fan hanno attorniato il palco montato per l'esibizione del rocker emiliano. Un piccolo rivolo di folla che è diventato un mare alle 19.00, quando la Protezione Civile contava, tra la zona antistante lo stage e il circondario, almeno 250.000 persone. Una marea umana che intorno alle 21, poco prima dell'inizio dello spettacolo, è diventato un oceano di 400.000 ragazzi e ragazze in festa.
Prevedibili i disagi alla fine dello spettacolo, per il deflusso degli spettatori. Ancora alle tre del mattino le auto e i pullman procedevano a passo d'uomo sulla provinciale 48, occupata da persone che raggiungevano a piedi i parcheggi organizzati. I problemi maggiori si sono registrati verso la statale 280, che collega Catanzaro con Lamezia e quindi con l'autostrada Salerno-Reggio Calabria.
"E' una pagina della storia", ha detto un Vasco emozionato nell'area di Germaneto attrezzata per lui e per questa sorta di "Woodstock" italiana. Sceso in elicottero nello spazio della sede della Protezione civile, il "Blasco" si è fatto largo a fatica, a bordo di un pullman, tra la moltitudine di fan che a piedi si incamminavano verso il palco. Quando poi ha dato un'occhiata veloce alla folla, prima di dare vita ai soliti riti preconcerto, ha visto qualcosa di incredibile. Le strade di accesso, alle 19.00, brulicavano ancora di auto, pullman e moto. Gli organizzatori avevano parlato di 300.000 presenze. Ma il totale finale è di oltre 400.000.
E ancora una volta i fan gli hanno testimoniato tutto il loro amore: "Perché Vasco? Perché è unico, è il più grande, è un mito". Un sentimento testimoniato dalle centinaia di chilometri fatti per esserci, dalle ore passate ad attendere, incuranti del cielo scuro e della pioggerella della mattina. Alla fine anche il tempo ha dovuto arrendersi all'energia di Vasco Rossi e del suo popolo e nel pomeriggio il cielo si è schiarito ed ha fatto la sua comparsa il sole.
Impossibile contare le centinaia di cartelli issati sopra le migliaia di teste. Tra quelli più vicini al palco si poteva leggere: "Sei la nostra dipendenza", "Una trasferta per te, è stato fantastico, Torino-Catanzaro", "Senza te la migliore musica è il silenzio", "Con la chitarra ci hai fatto sognare" , fino ad arrivare a cartelli come "Vasco sei Dio" e "Sei più di un padre".
Il popolo di Vasco è questo: giovani, giovanissimi, ma anche adulti, che dalle sue canzoni hanno ricevuto sempre qualcosa.
L'attesa del concerto scorre veloce. Il popolo della "Woodstock" italiana canta, balla e si esalta, e quando sul palco salgono i primi gruppi di accompagnamento, l' entusiasmo sale ancora. Cominciano i Meat for Dogs e Verdiana, un gruppo ed una cantante locali; poi è la volta di Simone a riscaldare l' immensa platea. Chiudono Irene Grandi e gli Articolo 31, e con loro il popolo di Vasco viene trascinato all'apoteosi in attesa che dal fondo del palco arrivi lui: il "Mito, il più grande.
ps: per favore,non inficiate sto post delle solite pseudo-critiche musicali stile radical chic,lasciate che se lo godano gli utenti interessati.
Grazie
