Nick: asad Oggetto: LA MUSICA DEGLI ANNI ' 80 Data: 2/10/2004 18.6.33 Visite: 186
....PREMETTO CHE QUESTO POST SI RICOLLEGA A QUELLO DI ROSARIO: Nick: Althusser Oggetto: PRESENTE NOSTALGIA E MEMORIA Data: 2/10/2004 2.28.25 Visite: 110 ....LA MUSICA DEGLI ANNI'80 E' LA MUSICA CHE MEGLIO MI RAPPRESENTA, IN CERTE CANZONI SONO RACCHIUSE SENSAZIONI E RICORDI INDESCRIVIBILI....SOLO CHI HA AMATO,COME ME,LA MUSICA DI QUEGLI ANNI MI PUO' CAPIRE.......QUESTO POST E' IL MIO PERSONALISSIMO OMAGGIO AD UNA MUSICA "IMMORTALE" E ANCHE UN OMAGGIO A TUTTI COLORO CHE CONDIVIDONO QUESTA MIA PASSIONE. BUONA LETTURA, GLI ANNI OTTANTA Il periodo musicale più interessante degli ultimi decenni è sicuramente situato fra l'inizio e la metà degli anni ottanta. Chissà per quale alchimìa o congiunzione astrale favorevole in quel periodo tutti i migliori nomi della musica Italiana ed Internazionale hanno dato il meglio della loro creatività musicale. Gruppi come U2, Simple Minds; Cure, Talk Talk, Pink Floyd ecc, hanno raggiunto in quegli anni il culmine della loro notorietà. E come non ricordare con piacere l'exploit di Battiato, Carboni, Dalla e la rivalità fra la Rettore la Bertè e Anna Oxa, l'isterìa irrefrenabile delle fans dei Duran Duran, Spandau Ballet e Wham? Tra l'altro gli Ottanta hanno avuto la loro giusta celebrazione proprio in questi anni con maree di compilation e tributi che spesso non hanno reso giustizia al fiorente periodo musicale. Analizziamo insieme gli eventi importanti partendo da quelli che sono i gruppi simbolo di tale periodo: Duran Duran, Spandau Ballet e Wham. Duran Duran - Gruppo emblematico degli ottanta sono gli unici ancora in attività. Sono stati i più amati e (ovvio) i più odiati di una generazione, per successo e popolarità hanno più volte fatto ricordare i Beatles dato il livello crescente di isterìa e fanatismo nei loro confronti da parte di orde di ragazzine impazzite per la loro bellezza e il loro sex appeal. Tutto questo ha offuscato il percorso musicale del gruppo che ha regalato al pop brani indimenticabili e album storici. Il secondo album della band "RIO" è considerato tutt'ora il migliore degli ottanta perchè con le sue sonorità esotiche ed ipnotiche trasporta l'ascoltatore in un mondo irreale e suggestivo. Brani come Save a prayer, The chauffeur, Rio, New religion e Hungry like the wolf li abbiamo cantati tutti e tutt'ora sono dei classici della musica internazionale. Esce il terzo album e la duranmania continua la sua evoluzione; tutti parlano di loro, della loro bellezza, della loro musica e della facilità con la quale conquistano enormi platee e stadi nei quali registrano concerti storici. Singoli come The reflex, New moon on monday, Union of the snake e brani come The seventh stranger bissano il successo dei precedenti ma quando esce il singolo The wild boys (tratto dal live Arena) la loro fama diventa incontenibile. Il brano è il simbolo di quegli anni, di una generazione, è una moda da rispettare e da indossare, un modo di essere. Incidono il brano più bello per la serie di 007 (A view to a kill) e cambiano radicalmente il loro stile con l'album Notorious, scrivono altri brani storici come Ordinary world e continuano imperterriti (ma con merito) a sfornare album tra i quali il migliore CD di cover mai inciso "Thank you" che però non viene sufficientemente apprezzato. Dovrebbero addirittura tornare alla loro formazione originale (quella degli anni ottanta) per incidere un nuovo album. Spandau Ballet - Meno diretti ma più intrisi di romanticismo dei Duran, gli Spandau negli ottanta sfornano gli album più belli della loro carriera. Partono con "True" che è un vero inno all'amore e che li consacra come band rappresentante del movimento "new romantic" e proseguono con il capolavoro "Parade" che contiene la stupenda I'll fly for you, la rockeggiante Higly strung, Nature of the beast e Round and round. Legati alla bravura compositiva del chitarrista Gary Kemp e alle magnifiche interpretazioni di Tony Adley si sfaldano dopo l'uscita dell'album "Through the barricades" titolo del loro ultimo brano storico dopo il quale non sono più riemersi dalle torbide acque della decadenza. Il loro scioglimento è definitivo da anni e il tentativo di Hadley di riproporsi come solista è andato male. Wham - Duo formato da George Michael e Andrew Ridgeley sfondano negli ottanta con l'album "Make it big" contenente brani come Wake me up before you go go!!, Everythings she wants e altri brani di successo. L'autonomia e l'unicità di George Michael si fa sentire presto, con un altro brano simbolo degli ottanta "Careless whisper", che capisce di dover continuare da solo il percorso musicale intrapreso con Andrew, infatti dopo l'uscita di "Faith" (suo primo album da solista) inciderà "Listen without prejudice" che segnerà la sua completa maturazione compositiva sfociata trionfalmente col capolavoro "Older". Bisogna anche aggiungere che quasi tutti gli artisti degli ottanta sono rimasti impressi nei ricordi e nella memoria della gente e non subito dimenticati come i gruppi di questi ultimi anni, faccio un esempio ponendo delle domande (alle quali potete rispondere al mio indirizzo E- mail); Secondo voi i Take that li ricorda ancora qualcuno??? E le Spice girls??? Certo se non fosse per qualche esponente solista di questi gruppi che sforna Hit single come Robbie Williams o Jery Aliwell sarebbero da tempo dimenticati. Continuerò col prossimo articolo a parlare e analizzare band e solisti degli anni ottanta sperando di risvegliare in voi dei piacevoli ricordi legati a quei meravigliosi anni. Gli anni ottanta (II parte) Continuiamo il nostro viaggio a ritroso nei ricordi di ciò che musicalmente ha reso gli anni ottanta così ricchi di creatività. Abbiamo analizzato i gruppi che hanno lasciato un segno sia musicale che stilistico nella musica pop e che hanno aperto la strada alle boy-band degli anni novanta, vediamo ora quali artisti hanno percorso strade alternative lasciando un segno meno immediato, ma più duraturo, nel gusto di massa dell'epoca. Depeche Mode: Partire dai Depeche è d'obbligo perchè è sicuramente l'unica band che ha saputo adattare il loro stile basato sull'uso di strumenti elettronici ai cambi di stile generazionale degli ultimi vent'anni.Nascono agli inizi degli Ottanta e, dopo un primo lavoro tra l'elettropop e lo sperimentale, incidono una serie di album che li renderà portavoce del loro genere musicale.Album come "A broken frame" e "Some great reward" contengono capolavori quali "Leave in silence", "People are people", "Master and servant", "Somebody" e tanti altri che non menziono per motivi di spazio, ma "l'acuto" che caratterizza fortemente l'operato degli ottanta viene espresso dagli album "Black Celebration" e "Music for the masses". Le hit "Stripped", "A question of lust", "A question of time", "Strangelove", "Never let me down again" e tante altre spopolano per bellezza musicale e larghi consensi di critica e pubblico e i Depeche Mode diventano celebri a tal punto da permettersi di perseverare col proprio genere senza mai cadere di gusto, tanto che i loro CD di inizio millennio ("Ultra" e "Exciter") sono vere e proprie prove di bravura e maturità. U2 : anche Bono e compagni diventano celebri negli ottanta grazie ad un disco, "The Joshua three", che annulla la loro immagine di cult band e li rende celebri nel globo. L'album è perfetto, "Where the streets have no name" da il via a brani epici quali "What I still haven't found wath I'm looking for", "With or without you" e "Bullet the blue sky" che diventano dei classici affiancandosi a pezzi storici come "Sunday bloody sunday" e "Pride". La loro popolarità e il loro successo sfocia in un doppio album (metà dal vivo e metà in studio) chiamato "Rattle and Hum" che fa da colonna sonora al film omonimo che completa il percorso storico degli U2 e li lancia verso il cambiamento musicale che attueranno negli anni novanta con album come "Achtung baby" e "Zooropa" e nel nuovo millennio con "Pop" e "All that you can live behind". Tears for fears: Roland Orzabal e Curt Smith diventano popolari con un brano, "Change", che li propone come interessante novità discografica degli ottanta. Tale successo assume dimensioni più ampie con l'album "Songs from the big chair" che, trascinato dal successone di "Shout" (chi non la conosce non è terrestre!) li nomina portabandiera di un genere alternativo dotato di nuove sonorità (quali lo swing e il soul) che li rende inconfondibili. Altri brani come "I believe", "Head over heels" e "Everybody wants to rule the world" completano il successo e la popolarità del duo che termina però improvvisamente dopo l'uscita dell'album "The seeds of love" per lo scioglimento del gruppo dovuto alle incomprensioni fra i due leader. Così dopo brani come "Sowing the seeds of love" e la stupenda "Woman in chains", Roland Orzabal continua da solo il percorso artistico del gruppo che non bisserà comunque i successi ottenuti negli ottanta. Vi stò convincendo che gli "Eightis" sono stati un periodo favorevole per la creatività musicale? Continuerò a provarci facendovi ricordare altri brani e gruppi simbolo dell'epoca per fare insieme un tuffo nel passato e nei ricordi legati ad una canzone, una moda, un modo di essere. .....E PER CONLCUDERE IN BELLEZZA....ECCO A VOI UNA MITICA CANZONE DI UN MITICO GRUPPO: I "DEPECHE MODE" ........ Enjoy The Silence Words like violence Break the silence Come crashing in Into my little world Painful to me Pierce right through me Can't you understand Oh my little girl All I ever wanted All I ever needed Is here in my arms Words are very unnecessary They can only do harm Vows are spoken To be broken Feelings are intense Words are trivial Pleasures remain So does the pain Word are meaningless And forgettable All I ever wanted All I ever needed Is here in my arms Words are very unnecessary They can only do harm
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