Nick: asad Oggetto: DALLE VECCHIE ALLE NUOVE BR Data: 4/10/2004 1.26.22 Visite: 72
CARTE DEL DELITTO MORO DA VECCHIE A NUOVE BR ROMA - Mario Galesi ebbe in custodia da un vecchio brigatista, chiamato 'Silvio', alcuni documenti relativi al rapimento di Aldo Moro da ''conservare'' nell'archivio delle nuove Br. E' quanto ha detto sabato, tra l'altro, Cinzia Banelli, durante l'interrogatorio in videconferenza, nell'aula bunker del carcere di Rebibbia a Roma. Dalle dichiarazioni della Banelli emergerebbe un filo di continuita', forse non operativo e magari soltanto ideologico, mai interrotto tra vecchie e nuove Br, che ora e' al vaglio dei magistrati del pool antiterrorismo della procura di Roma. Cinzia Banelli, durante il controesame fatto dall'avvocato Walter Biscotti, legale della vedova del sovrintendente della Polfer, Emanuele Petri, ucciso il 2 marzo del 2003 sul treno Arezzo-Roma durante il conflitto a fuoco con Mario Galesi, ha parlato, tra le altre cose, dei rapporti tra i vecchi irriducibili delle Br-Pcc e le nuove Br in particolare dell' 'osmosi' e ricerca di legittimazione politica dei gruppi facenti capo ai Nuclei comunisti combattenti nei quali milito' la stessa Banelli prima dell'arruolamento nelle Br. Cinzia Banelli, in particolare, ha spiegato che nel luglio del 2000 - Mario Galesi si incontro' con un vecchio brigatista, chiamato col nome di battaglia 'Silvio', dal quale ebbe in custodia alcuni documenti relativi al sequestro Moro. Documenti pubblici, ha spiegato Banelli che ha aggiunto di non conoscere l'identita' dello stesso Silvio. ''La circostanza e' quantomeno inquietante - osserva l'avvocato Biscotti - d'accordo, si tratta di documentazione magari non inedita. Ma resta l'interrogativo del perche' le cosiddette nuove Br abbiano avuto in custodia materiale dai terroristi delle vecchie leve''. Cinzia Banelli, anche se ha specificato ieri durante l'interrogatorio, che i tentativi di ''riarruolamento'' di ex Br usciti dal carcere - ''individuati con attivita' di pedinamento e contropedinamento'' - non avevano sortito alcun risultato, ha parlato della 'legittimazione' fatta dai militanti storici detenuti nelle carceri della strategia delle nuove Br in particolare riferita agli omicidi Biagi e D'Antona. 03/10/2004 21:17 © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati ....IL CARCERE A VOLTE NON SERVE A FAR RIFLETTERE E A REDIMERE CERTE PERSONE, PERCHè CERTE PERSONE SONO TERRORISTI NELL'ANIMA.....
....CHE FACCIA DA CULO!
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