Nick: sfigatt0 Oggetto: ripropongo un passo.. Data: 6/10/2004 12.38.50 Visite: 23
Ho spento la luce. Nel buio, mi sono tolta i vestiti bagnatie li ho riposti sopra il radiatore, portando il termostato al massimo. Il chiarore del lampione, fuori, gli permetteva discorgere la mia silhouette, di intuire che ero nuda. Ho indossato la maglietta e mi sono infilata sotto le coperte del mio letto. "Ti amo" gli ho sentito dire. "Sto imparando ad amarti", ho risposto. Si è acceso una sigaretta. "Pensi che arriverà il momento giusto?" mi ha domandato. Sapevo di che cosa stava parlando. Mi sono alzato e sono andata a sedermi sul bordo del suo letto. Di tanto in tanto, la sigaretta gli illuminava il viso. Lui mi ha preso la mano e siamo rimasti così per alcuni istanti. Poi gli ho accarezzato i capelli. "Non avresti dovuto domandarlo", ho risposto, alla fine. "L'amore non fa molte domande perchè, se cominciamo a pensare, allora iniziamo ad avere paura. E' una paura inspiegabile, e non serve a niente tentare di esprimerla a parole. "Forse è la paura di essere disprezzata, di non essere accettata, di rompere l'incantesimo. Sembra ridicolo, ma è così. Perciò non si fanno domande: si agisce. Come tu stesso hai già detto tante volte, si corrono rischi." "Lo so. Io non ho mai domandato nulla, prima." "Tu possiedi già il mio cuore," ho replicato, fingendo di non aver sentito le sue parole."Domani potresti andar via. E ricorderemo sempre il miracolo di questi giorni: l'amore romantico, la possibilità, il sogno." ... "...Sto riscoprendo l'amore. E per questo ci vuole tempo."
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