Nick: FandangoL Oggetto: Piccolo futuro Data: 11/10/2004 10.8.46 Visite: 66
Un piccolo racconto che mi è venuto in testa stamane. Spero vi piaccia. --- Avete mai avuto la sensazione di sapere già cosa sta per accadere? Per Lui era quasi una certezza. Fin da piccolo aveva quella strana capacità di intuire cosa gli volessero dire le persone che parlavano con lui. Non ascoltava mai la conclusione di una frase, in quanto già conosceva l'ultima parola. Anzi, era spesso irritante in quell'atteggiamento di sfida, tipico dei ragazzini, quando diceva lui la parola che sarebbe uscita, un istante dopo, dalla bocca del suo interlocutore. Era stato sempre, per questa cosa, considerato una persona intuitiva. La certezza l'ebbe un giorno guardando l'orologio. Il suo orologio digitale non segnalava i secondi e Lui lo stava osservando mentre indicava le 9.19. Lui pensò: "9.20". E immediatamente il quadrante gli diede ragione: 9.20. Un brivido lo percorse. Dentro di se pensò: "E se fosse?". Si allontanò dall'orologio e lasciò trascorrere un'oretta, prima di riprovare. Erano le 10.13. Questa volta restò ad osservare l'orologio diversi secondi prima di dire, a voce alta: "10.14". E anche questa volta l'orologio gli diede ragione: 10.14. E andò avanti così tutto il giorno: 12.47, 13.01, 14.45, 19.24. I giorni seguenti teorizzò, dentro di se, quello che poteva essere definito il "piccolo futuro". La sua capacità di prevedere avvenimenti che sarebbero accaduti di lì ad un secondo. Decise che era il momento di fare un'altra prova. Si mise lungo una strada molto frequentata da pedoni, dietro un incrocio, ed iniziò ad osservare le persone che giravano l'angolo venendo alla sua vista. Pensò: "bionda". Ed immediatamente una donna bionda apparve alla sua vista. Pensò: "cane". Ed ecco un signore, preceduto dal suo bassotto. Pensò: "Bambino". Ed apparve un bimbo, che leccava un gelato. Ormai era sicuro, il "piccolo futuro" era realtà, la sua realtà! Doveva solo trovare il modo di farlo fruttare per il proprio tornaconto. Il mese seguente lo passò ad analizzare tutte le possibili lotterie, agenzie di scommesse, casinò, slot-machine, che incontrava in giro. Niente faceva al suo caso, in quanto tutte richiedevano che la scommessa avvenisse con molto anticipo; troppo per il "piccolo futuro". Finalmente, dopo 6 settimane di studio, gli venne il lampo di genio: i casinò on line! Quelli erano la sua speranza, in quanto consentivano di scommettere fino all'ultimo secondo. Fece una prova creando due accessi alla stessa roulette on-line. Preparò il primo accesso per scommettere sul rosso ed il secondo sul nero. Mise le due finestre, con le due scommesse pronte, una accanto all'altra e attese. Aveva solo un secondo per selezionare la finestra giusta e "fare il suo gioco". La posta era piccola, solo 10$, perché aveva comunque paura, e per non destare sospetti. Sul video apparse la scritta: "signori fate il vostro gioco", e la pallina virtuale iniziò a girare. La tensione iniziò a catturarlo mentre vedeva la piccola sfera di avorio elettronico che girava ed iniziava a rallentare la sua corsa. Finalmente la sua predizione: "nero". Corse a premere il bottone giusto e gli apparve la scritta: "La sua scommessa è stata inoltrata correttamente". Un secondo dopo: "Lei ha vinto! Il suo capitale è ora di 20$"! Si lasciò andare ad un urlo che fece voltare tutti i suoi colleghi nell'ufficio. Per paura di essere visto chiuse subito entrambe le finestre ed andò a bere un bicchiere d'acqua, per stemperare la tensione. Il suo momento era arrivato! ... Tre anni dopo la sua vita era tutta diversa. Era diventato il terrore dei casinò on-line. Non appena lo identificavano gli chiudevano l'accesso congedandolo con frasi del tipo: "Non è più gradito come nostro utente". Ma lui non si perdeva d'animo. Cambiava la carta di credito e ricominciava il giro. Ormai aveva lasciato il suo lavoro e questa era la sua occupazione. Bastava un'oretta al giorno di "svago" per incamerare un migliaio di dollari. Aveva deciso di non esagerare per non diventare troppo evidente. Utilizzava adesso con più attenzione il suo dono. Scattava al semaforo in anticipo, scendeva per primo dalla metropolitana. Aveva persino conosciuto la sua attuale fidanzata sfruttando il dono. Lei era dietro una porta a vetri e stava uscendo da un negozio, proprio mentre lui passava davanti sulla strada. Ovviamente riuscì a schivare la porta che gli si apriva addosso, ma comunque sfruttò l'occasione per attaccare bottone con quella brunetta, carina ma non bellissima, ma con due splenditi occhi verdi. Di lì ad un paio di mesi erano fidanzati. In ogni caso era una grande problema per lui descrivere il suo lavoro: "Mi occupo di affari on-line su internet", era la sua tipica risposta. E non era del tutto una menzogna. Aveva cambiato la sua auto per una BMW decappottabile nuova fiammante. Sfruttando la sua capacità di intuire le intenzioni delle altre persone nel traffico, si permetteva di camminare ad una velocità superiore alla media. La sensazione del vento nei capelli, anche in autunno inoltrato, era favolosa. Stava sfrecciando verso la "periferia bene" della città per vedere una casa, che aveva intenzione di acquistare quando, avvicinando un incrocio, il suo dono lo avvisò: "attento a destra". Frenò senza pensarci due volte ed in un attimo, da un angolo senza visibilità, sbucò un'auto anch'essa a tutta velocità. Si era salvato per un pelo pensò quando improvviso arrivò lo schianto. Dietro di lui era arrivato con tutto il suo peso un grosso furgone, evidentemente a pieno carico, che non era stato in grado di frenare a tempo. Aveva tamponato la BMW e l'aveva sospinta fino all'auto che proveniva da destra. L'impatto fu tremendo e la BMW, chiusa nel mezzo, ne uscì a pezzi. Mentre era col capo insanguinato riverso sul volante, ebbe il tempo di pensare due cose: la sua mania di non portare la cintura di sicurezza gli era stata fatale. L'altra intuizione era ovvia: il furgone dietro non poteva sapere. Solo lui aveva il "dono"! L
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