Oggetto: ZION TRAIN
Data: 18/10/2004 15.30.0
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Zion Train - Original Sounds Of The Zion (Universal Egg/Wide, 2002)
Sorta di collettivo "aperto", Zion Train persegue da ormai oltre dieci anni la propria personale via al dub nella florida scena inglese, autoproducendo i dischi propri e non solo tramite la Universal Egg e trascinando il pubblico grazie a rimbombanti esibizioni live. Quando funziona, come nel trittico iniziale Zion High / Ella’s Melody / Hailing Up The Selector, il loro nuovo album manda dub possente di stirpe tecnologica, inevitabilmente vicino al suono On-U del mago Adrian Sherwood nella sua versione più ibridata con la dance (qualcuno si ricorda di Gary Clail? Memorabile il suo Emotional Hooligan, anno 1991). Sono proprio i pezzi a cassa dritta, però, a non funzionare, suonando datati assai nella concezione come nei suoni: Do You See Love e Beatmass fanno quasi tenerezza se confrontate con la dance corrente. Molto meglio quindi rimanere sul classico e gustarci il jamaicano Levi Roots su Blessed Is He, il toaster Johno su King Of The Sound And Blues. Nulla di nuovo, in ogni caso, per chi queste cose le ha sentite fare meglio dal Dub Syndicate fin dai tardi anni ’80. O da Gary Clail - chissà dov’è finito - che ci aggiungeva pure liriche politicizzate a 24 carati. Il tutto poi suona fin troppo pieno e sovraccarico, se, come chi scrive, considerate il dub anche e soprattutto "sottrazione".
p.s. "la recensione riportata è del 2002 e riguarda l'album -Zion Train - Original Sounds Of The Zion (Universal Egg/Wide, 2002)-
BUON ASCOLTO!
