Nick: Coatlicue Oggetto: Dell'amore e di altri demoni Data: 21/10/2004 15.2.37 Visite: 115
Una volta ho letto una frase di Pontiggia che più o meno faceva così: "Chiedi il doppio della prima cifra che pensi: è la metà di quello che dovresti avere". Pontiggia si riferiva in quell’articolo al compenso che un traduttore più o meno affermato dovrebbe chiedere quando si è in trattativa per un progetto. In realtà estendeva la considerazione anche agli scrittori in generale, specialmente se sono commissionati per critiche letterarie, introduzioni a romanzi o elaborazioni varie. Ho provato a trasferire il concetto sul piano dei sentimenti. La frase suonerebbe pressappoco così: "Chiedi il doppio dell’amore che vorresti ricevere: è la metà di quello che dovresti avere". Chiedere amore. La questione è già difficile in partenza. Come si può chiedere amore? Insomma non lo si può fare in maniera troppo esplicita. Pare brutto. Disorienta. Immaginate un primo approccio del tipo: "Ciao, senti io ho bisogno di amore, te ne chiederò una quantità smisurata ma sappi che è solo una piccola parte di quello che davvero merito". No, questa relazione non andrebbe oltre il primo appuntamento. Come fare? Come far capire ad una persona: eccomi qui amami, ma tanto, tanto da farmi togliere il fiato, da farmi venire i crampi allo stomaco se solo so che tra cinque minuti suonerai al citofono. Beh, io vorrei proprio incontrarla una persona così. Anche se ho dei dubbi sul fatto di essere in grado di poter far fronte a una richiesta talmente grande. È una bella responsabilità. In genere dopo due anni i miei rapporti finiscono. È una sorta di spada di Damocle che pende sul mio capo. Va sempre così. Colui che orbita nei miei pensieri viene investito da una tempesta di meteoriti e tanti satelliti vaganti si affollano e l’oscurano. Ma poi l’amore lo meritiamo davvero tutti in eguale intensità? Personalmente credo di no. Anzi spesso ho pensato che una persona che in certo momento della sua vita si sia trovato coinvolto in una storia d’amore con me doveva solo accendere un cero alla Madonna di Pompei. Altro che la metà di quello che dovresti ricevere. Quelli non ne meritavano nemmeno un infinitesimo. Del mio amore. Anche io penso di non aver meritato l’amore da parte di un po’ di gente. Ammesso che mi amassero. Ammesso che fossero sinceri. Comunque ci credo poco. No, non credo poco all’amore. Quello esiste. Ci credo poco al fatto che esista gente sincera. Ma quello è un altro discorso.
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