Nick: Peppos Oggetto: Tempi duri per i fumatori Data: 25/10/2004 11.14.7 Visite: 103
L'Unione europea contro il fumo: foto shock sulle sigarette Sui pacchetti le immagini delle malattie causate dal tabagismo dal nostro inviato MARCO MAROZZI BRUXELLES - Polmoni marci per il catrame, tumori alla gola da lezione anatomica, bocche sdentate, sigarette afflosciate ad annunciare impotenza sessuale. "I fumatori muoiono prematuramente" ricorda il cartellino sul piede di un cadavere all'obitorio. Sono 42 immagini volutamente terribili, sono la nuova campagna dell'Unione europea contro il fumo. E' l'ultimo atto di una lotta della Commissione Prodi che ha visto nelle vesti di paladino l'irlandese David Byrne, titolare del portafoglio Salute e Protezione dei consumatori. Cinque anni di battaglie e adesso ecco le foto-shock che la Commissione chiede ai 25 governi di stampare - scegliendo fra le 42 "immagini di morte" - sui pacchetti dove già compare la scritta "Il fumo uccide".
Scelta volontaria. "Nessun diktat" dice Byrne, convinto che però l'iniziativa già dal prossimo anno otterrà le prime adesioni. Hanno già annunciato il sì l'Irlanda, dove - come poi in Norvegia - sono proibite le sigarette nei palazzi pubblici, nei luoghi di lavoro, nei ristoranti, e il Belgio, dove non si fuma nelle sedi della Ue. Foto simili compaiono già sulle sigarette in Brasile e Canada e hanno ottenuto un effetto-dissuasione non raggiunto con le scritte. Ogni anno nella Ue muoiono 650 mila persone per il fumo, mentre le malattie collegate costano 100 miliardi di euro. "Per rompere il muro di compiacenza le persone devono essere scioccate" attacca il commissario, subito accusato dalle lobby del tabacco. "E' offensivo per i fumatori che sanno bene i rischi - dice Simon Clark, direttore del gruppo inglese Forest - Perché non si fa per l'alcol? Le scritte sono sufficienti". "Io non ho intenzione di difendermi per le immagini - ribatte Byrne - Il vero volto del fumo sono la malattia, la morte e l'orrore. Non il fascino che l'industria del tabacco tanto propaganda". "E il nostro principale obiettivo sono i più giovani". Proprio verso di loro la Commissione ha lanciato una campagna da 72 milioni di euro in quattro anni, dopo quella "Libero di dire no" in cui star della musica raccontavano i rischi del tabacco. In tutta l'Unione un giovane su tre fuma: il 36,8% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni, secondo un recente sondaggio. Ricerche dell'Organizzazione mondiale della sanità, dove Byrne andrà a lavorare dal 1º novembre, mostrano che la proporzione dei giovani fumatori aumenta in tutti i 25 paesi Ue. Un adolescente su due morirà proprio per gli effetti delle sigarette, mentre otto su dieci cominciano da adolescenti. Da qui la scelta della Commissione di lanciare iniziative nelle scuole con il coinvolgimento di 700 classi. Dopo le proibizioni, racconta il commissario, in Irlanda il numero dei fumatori è sceso dal 27% del 2002 al 24%, le vendite di tabacco sono diminuite del 9%, mentre bar e ristoranti non hanno accusato effetti negativi. "Non sono d'accordo - commenta Byrne, lasciando in eredità la sua lotta come commissario al cipriota Mrkos Kyprianou - a porre un vincolo Ue per tutti i 25 paesi. Ma dobbiamo continuare a incoraggiarli perché raggiungano un accordo".
Fonte: http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/cronaca/sigarette/sigarette/sigarette.html |