Processo Doping: la Juve trema

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Nick: Peppos
Oggetto: Processo Doping: la Juve trema
Data: 25/10/2004 17.27.34
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Sulla Juve la scure dell'accusa: "3 anni ad Agricola, 2 a Giraudo"

Le ha formulate il pm Guariniello al processo per la somministrazione di farmaci ai giocatori bianconeri
Tra i reati contestati c'è anche la frode sportiva : "Uso spregiudicato di medicine senza finalità terapeutiche"

TORINO - Sulla Juve si abbattono le richieste di condanna al processo per la somministrazione di farmaci ai bianconeri. E sono durissime: tre anni e due mesi di carcere per il capo dello staff medico della Juventus, Riccardo Agricola e a due anni e un mese di carcere per l'amministratore delegato Antonio Giraudo. Le ha formulate il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, ovvero la pubblica accusa al procedimento in corso a Torino.

Fra i vari reati contestati c'è anche la frode sportiva: la tesi è che tra il 1994 e il 1998 ai calciatori siano stati dati dei medicinali solo per migliorare le loro prestazioni durante le partite, sfruttando gli effetti secondari dei prodotti. Per Giraudo, Guariniello ha chiesto anche l'interdizione dagli uffici direttivi per un periodo di tempo pari alla durata della pena detentiva. Per Agricola, che "ha agito violando i suoi doveri di medico", due anni di interdizione dalla professione. Questa pena accessoria verrebbe comunque applicata solo a sentenza definitiva.

Sul banco della pubblica accusa, oltre a Guariniello, si sono alternati Gianfranco Colace e Sara Panelli. "Alla Juventus - hanno detto - c'è stato un uso spregiudicato di farmaci senza finalità terapeutiche, al di fuori di qualsiasi condizione di sicurezza". Quanto all'epo, "l'utilizzo sistematico che ne è stato fatto basta per differenziare la Juventus dalle altre squadre di calcio. La difesa non può dire "così fan tutte'".

"Sono solo teoremi", ha detto l'avvocato della Juve Luigi Chiappero commentando la richiesta della pubblica accusa. "E' una richiesta - aggiunge - che in qualche misura ci aspettavamo. Ora tocca a noi. Quelle del pm sono conclusioni molto severe, ma è l'impostazione dell'accusa ad essere severa. Siamo certi che le cose stanno diversamente. E i due teoremi su cui poggia l'accusa sono, per l'appunto, solo teoremi. Lo dimostreremo".

Un commento alle richieste del pm è arrivato anche dall'attuale allenatore della Juventus, Fabio Capello: "Di solito, i pubblici ministeri esagerano sempre nelle loro richieste...", ha detto il tecnico. "Imbarazzato? No, non lo sono", ha detto parlando al Tg5 Capello, che da allenatore della Roma aveva lanciato pesanti strali contro la società bianconera per il processo in corso. "Aspettiamo il verdetto, la verità verrà fuori".

Fonte:
www.repubblica.it